IN REGIONE
EMILIA-ROMAGNA CREATO AD HOC UN INCARICO. MA LEI CONTINUIA A LAVORARE PER IL
LEADER DEL PD A ROMA.
Sergio Rame- Una nuova bufera rischia
di travolgere il Partito democratico. A Bologna Zoia Veronesi,
la storica segretaria del leader piddì Pier Luigi Bersani, è
indagata per truffa aggravata ai danni della Regione Emilia Romagna. "Ogni
volta che ci sono le primarie - commentano dallo staff di Bersani - esce questa
storia della segretaria di Bersani". L’inchiesta dei pm
bolognesi si è messa in moto nel 2010 in seguito a un esposto del deputato
finiano Enzo Raisi. Secondo gli inquirenti, dopo aver terminato l’esperienza al
ministero dello Sviluppo, la Regione Emilia Romagna avrebbe stato creato per la
Veronesi un incarico ad hoc
che le consentiva di continuare a seguire a Roma l’attività del segretario del
Pd. "Dopo la vittoria di
Bersani alle primarie - aggiungono dallo staff di Bersani - la Veronesi si è
poi dimessa dall’incarico in Regione". Secondo Raisi, però,
la notizia dell’indagine dimostrerebbe che l'esposto è fondato."Il pubblico ministero ci ha invitato
a rendere interrogatorio - ha commentato l'avvocato Paolo Trombetti, difensore
della Veronesi - cosa che faremo senz’altro perché abbiamo interesse a chiarire
che non c’è stata nessuna irregolarità da parte di chiunque".
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