sabato 31 maggio 2014

PROGRAMMA “SCIOGLIAMO LE ALI DELLA LIBERTA’ “ 29 GIUGNO


“Sciogliamo le ali alla libertà”-Rimini- Cervia -Ravenna- Gabice Domenica 29 giugno
Azzurri del ’94 con Silvio Berlusconi
Rimini- Cervia -Ravenna- Gabicce Domenica 29 giugno 2014
Programma:
ore 7,30 partenza dal porto di Rimini , arrivo a Cervia alle 8,00 circa, imbarco, arrivo a Marina di Ravenna alle ore 9,00, imbarco ed inizio panoramica fino a Gabicce
ore 10,00 aperitivo di benvenuto a bordo Dibattito politico e possibilità di firmare il referendum per “L’abolizione della Fornero” e aderire a Forza Italia in vista dei Congressi 
ore 12,00 attracco a Gabice incontro con gli azzurri delle Marche 
ore 13,00 pranzo a bordo con primo. grigliata e pesce fritto acqua, vino, birra a volontà e caffè

Maurizio Ferrini racconta la Romagna

pomeriggio escursione alla Baia degli Angeli merenda a base di ciambella, vino acqua e bibite rientro a Marina di Ravenna, 
ore 20 a Cervia 20,30 e proseguimento per il porto di Rimini fine della crociera ore 21,30 
costo €30,00 a persona 
La motonave contiene 130 persone ma se si dovesse superare il numero abbiamo a disposizione un'altra motonave alle stesse condizioni.
Prenotazioni entro giovedì 26 giugno :
3472318491- 3466829146- 3474309838 -berlusconiani94@gmail.com – fifantinelli@gmail.com- vincenzo.galassini@gmail.com- cr.gabriellapezzuto@libero.it



LA SINISTRA DI RENZI NON PERDE IL VIZIO DI TASSARE: COSI L’IRPEF COMUNALE DIVORA I PRIMI 80 EURO



Stanno arrivando le buste paga con il bonus di 80 euro promesso da Matteo Renzi in campagna elettorale. Non mettetevi i soldi in tasca, tanto ve li portano via subito: in metà Italia - da Milano a Napoli - i sindaci hanno aumentato l'addizionale comunale Irpef con un rincaro medio superiore a 80 euro. Poi arriva la Tasi e addio al bonus di giugno e luglio e forse anche agosto. La stangata arriverà anche a chi non prenderà gli 80 euro. Allora non era più onesto prima di dare bloccare anche quelle manine che si riprendono indietro tutto? Una bella moratoria fiscale con divieto di aumento di tasse sia a livello nazionale che locale. Era il solo modo per fare spendere quegli 80 euro dando una mano al Pil. Così serviranno a poco. di Franco Bechis

ANGELINO E IL FURBO CASINI


Le ambizioni dei ministeriali e il rischio di essere sorpassati a destra Nel nuovo sistema solare della politica italiana che ruota attorno a Matteo Renzi, l’unica luna maggiore che possa disporre di una propria orbita autonoma è il centrodestra di Silvio Berlusconi (il resto è insensato pulviscolo atmosferico). In questo quadro un satellite particolarmente in bilico tra le due orbite è il partito di Angelino Alfano, che sembra sempre meno interessato a ricostituire un rapporto di collaborazione con Forza Italia.

venerdì 30 maggio 2014

“SCIOGLIAMO LE ALI DELLA LIBERTA’” IL 29 GIUGNO TORNA LA NAVE AZZURRA.


Si imbarcheranno a Rimini, a Marina di Ravenna e a Cervia i militanti i dirigenti e gli eletti di Forza Italia che hanno aderito fin dall’autunno 2012 al movimento Azzurri del ’94 fondato da Rodolfo Ridolfi per dar vita alla loro VIII Convention. L’edizione 2014 della nave azzurra ha per tema “Sciogliamo le ali alla libertà” e si svolgerà domenica 29 giugno la fondazione Free i Club Forza Silvio e i Giovani di Forza Italia figurano fra gli organizzatori e si aggiungono ai Seniores di Forza Italia guidati da Gabriella Bianchi e dagli Azzurri ’94 che furono gli artefici della riuscitissima iniziativa del settembre 2013 dal titolo “Salpiamo alla volta di Forza Italia”. Sulla nave, azzurre e azzurri neo eletti nei Comuni e protagonisti della recente campagna elettorale svilupperanno un confronto ed una analisi del voto e metteranno a punto politiche per il rilancio di Forza Italia dopo la battuta d’arresto delle elezioni del 25 maggio che hanno visto oltre sei milioni di elettori disertare le urna.

FORZA ITALIA FIRMERA’ DUE DEI SEI REFERENDUM PROPOSTI DALLA LEGA


La Lega Nord ha "fretta di riallacciare un dialogo costruttivo" con Forza Italia. Lo dice il segretario, Matteo Salvini, che se sottolinea che nessuno intende "fare passi affrettati", oggi si è però incontrato con Romani, Toti e assente all'ultimo momento Silvio Berlusconi, che invece ieri aveva confermato la sua partecipazione all'incontro. Il leader di Forza Italia non ha partecipato alla conferenza stampa a Montecitorio, ma il capogruppo alla Camera, Renato Brunetta, ha risposto che di Berlusconi "ce ne sono tre e si chiamano Romani, Toti e Brunetta". "Se cominciamo a confrontarci su problemi concreti e iniziative politiche specifiche, è un buon approccio", ha detto il coordinatore di Forza Italia, Giovanni Toti. Il movimento azzurro ha trovato la quadra con il Carroccio su due dei sei referendum proposti (l'abolizione della legge Fornero e la reintroduzione del reato di immigrazione clandestina) e aperto la strada per "un dialogo con tutte le forze alternative al centrosinistra". Leghisti e forzisti condividono, ha spiegato Toti, i temi "delle alleanze sui territori ed anche le diagnosi su molti mali dell'Europa". E se sulle modalità per risolvere i problemi c'è divisione, comunque si può trovare "una sintesi".

giovedì 29 maggio 2014

UFFICIO DI PRESIDENZA IL PRESIDENTE BERLUSCONI: “IL LEADER RESTO IO” “BISOGNA UNIRE I MODERATI, MA NON TUTTI E NON A OGNI COSTO

Nell’intervento che ha aperto l’Ufficio di Presidenza di Forza Italia dedicato all’analisi del voto per il Parlamento Europeo, il Presidente Silvio Berlusconi ha esaminato l’esito delle elezioni del 25 maggio e tracciato le prospettive politiche del movimento. Di seguito i principali temi trattati e le conclusioni raggiunte.
•    L’esito delle elezioni non può essere considerato soddisfacente per il nostro movimento politico.
Tuttavia, in un momento di grave disaffezione dei cittadini dalla politica, Forza Italia si conferma di gran lunga il primo partito dei moderati italiani, il principale movimento di centro-destra, e il Presidente Berlusconi si conferma il leader in grado di aggregare il maggior consenso. Ad incidere negativamente sul risultato delle urne certamente la limitata agibilità politica del Leader, reso incandidabile, impedito nella sua libertà di movimento sul territorio nazionale e perfino costretto ad evitare taluni argomenti di dibattito a causa di una sentenza ingiusta che ha privato i sostenitori di Forza Italia del loro riferimento. I temi della campagna stessa, per lo più rivolta, con grande senso di  responsabilità, a limitare il pericolo costituito dal Movimento Cinque Stelle, ha certamente contribuito a convogliare sul principale partito di Governo, il Pd, anche alcuni elettori moderati preoccupati di arginare il possibile successo di Beppe Grillo. I numeri usciti dalle urne mostrano chiaramente che esiste uno spazio politico in cui ricostruire l’alleanza di Centro-Destra. L’altissimo numero di astenuti, circa 25 milioni, e la somma dei consensi ottenuti dai movimenti che si dichiarano antagonisti ad un Governo dai connotati ormai marcatamente di sinistra evidenziano una ampia possibilità per i moderati di riproporsi come alternativa per la guida del paese.
In questa ottica Forza Italia resta decisamente all’opposizione del Governo di Matteo Renzi. Una opposizione che porterà avanti col consueto senso di responsabilità. Le politiche economiche messe in campo dall’Esecutivo per contrastare la crisi e rilanciare lo sviluppo continuano ad essere giudicate largamente insufficienti e per lo più sbagliate.  Allo stesso modo vengono giudicate negativamente tutte le politiche economiche e monetarie europee di questi ultimi anni che hanno contribuito ad aumentare la depressione nei paesi dell’ area euro, ad eccezione della Germania. Per questo gli Europarlamentari di Forza Italia, che aderiranno al Partito Popolare Europeo, collaboreranno con tutti gli altri parlamentari nazionali in ogni iniziativa responsabile tesa a modificare tali politiche, nell’interesse esclusivo del nostro paese.
I dati evidenziati anche oggi dall’Istat sulla nostra economia indicano che l’uscita dalla crisi ancora non è all’orizzonte. Forza Italia ritiene che una solida coalizione dei moderati che ponga in campo vere politiche liberali di riduzione della pressione fiscale, di riduzione della spesa pubblica, di sostegno alle imprese, di sburocratizzazione del paese, sia l’unica reale alternativa ad un Governo ideologico e incapace di adottare le ricette necessarie per riportare il benessere. A tale coalizione lavorerà fin dai prossimi giorni il nostro movimento, facendosi promotore di un confronto a tutto campo con tutte le forze che si considerano alternative alla sinistra a partire dai nostri storici alleati.

Insieme al cantiere della nuova alleanza proseguirà l’attività di rinnovamento del nostro movimento politico intrapresa su sollecitazione del Presidente Berlusconi fin dai mesi passati. Tale attività sarà tesa al rinnovamento dei nostri programmi e dei nostri organigrammi con particolare attenzione alla valorizzazione delle esperienze provenienti dalla vasta rete territoriale del nostro partito, attraverso selezioni con criteri democratici e meritocratici che saranno oggetto di un prossimo Ufficio di Presidenza. Tutto ciò alla luce del desiderio di cambiamento proveniente dal Paese che ha premiato nelle urne tutti i partiti che si sono dimostrati capaci di profonde innovazioni di offerta politica e classe dirigente. 

“BERLUSCONI IL LEADER RESTO IO”


RIFLESSIONE DI VINCENZO GALASSINI

Sui giornali di ieri dirigenti a diversi livelli hanno alzato di nuovo la testa parlando nuovamente di “rinnovamento” “rottamazione” per la leadership di Forza Italia, esempio l’ex giovane rottamatore che “voleva mantenere l’IMU” contro le volontà del presidente Berlusconi, non confermato al primo turno alle elezioni comunali della sua città. Credo che sia necessario per tutti un bagno di umiltà. La mia è una riflessione per tutti, quanto hanno fatto gli amici nei piccoli comuni della nostra Provincia S.Agata o come a Modigliana, l’amico non più giovane, Roccalbegni o a Tredozio e Dozza, dove sono riusciti a cacciare i Sindaci “rossi”. Pensiamo quanti danni abbiano provocato una parte degli ex AN, che purtroppo hanno bloccato il PDL nella nostra Provincia e in Italia. Quanto facciamo come consiglieri per le nostre realtà, riflettiamo, prendiamo esempio da “attempati” amministratori a Ravenna che sono sempre sulla notizia, sui fatti, chiediamo la collaborazione per conoscere i fatti, aiutiamoli a fare sapere i loro giusti problemi, attacchiamo gli amministratori di sinistra su fatti concreti, non difendiamo qualcuno, forse come avvenuto per le “Orfanelle”, il “Consorzio”, “STEPRA”, le case di “Filetto”. Ci vuole coraggio e facciamo il possibile come dice Bazzoni, con quello che abbiamo. Berlusconi arriverà anche alla nomina del coordinatore provinciale e quanto altro necessario ma nel frattempo, con i nuovi mezzi che esistono facciamoci sentire dai cittadini. Certo è difficile, nella “rossa” Regione, ma mettiamo a nostro fianco chi vuole lavorare, non credo conti l’età ma occorre utilizzare tutti, senza sentirci primi oppure affermare se non abbiamo incarichi, non facciamo nulla. Berlusconi ci ha nominati “difensori della Libertà” facciamoci sentire e vedere specie in queste zone di cattocomunismi ancora più difficile ora con l’arrivo di Renzi.
Io ci credo e, nonostante l’età, continuo a fare sentire la mia voce, con incarico o senza, per le idee di Berlusconi, per la libertà. 
Ci vuole coraggio, avanti a tutta senza nemmeno pensare di cambiare la leadership di Berlusconi. Forza 


Silvio Vincenzo Galassini

martedì 27 maggio 2014

RINGRAZIO TUTTI COLORO CHE HANNO RINNOVATO LA LORO FIDUCIA IN FORZA ITALIA E NEL SOTTOSCRITTO

Desidero ringraziare tutti coloro che hanno rinnovato la loro fiducia in Forza Italia e nel sottoscritto. Nonostante tutto e nonostante tutti, in una campagna elettorale per me dolorosa e sofferta a causa della mia situazione di uomo non libero, ancora una volta ho sperimentato un grande affetto e un sostegno generoso, che mi conforta e che non intendo tradire
Forza Italia ha avuto un risultato inferiore alle mie attese ma si conferma il perno insostituibile del centrodestra, l'asse attorno al quale ricostruire una coalizione in grado di contendere con successo alla sinistra la vittoria alle elezioni politiche.
Matteo Renzi a cui invio le mie sincere congratulazioni ha ottenuto un grande successo personale, favorito da una serie di circostanze favorevoli irripetibili. Ora vedremo come lo userà. Noi non cambiamo il nostro atteggiamento: siamo opposizione intransigente ma responsabile, siamo al tempo stesso i partner decisivi, senza i quali in Parlamento non ci sono numeri per fare riforme vere, definitive e durature per il bene del Paese.
Nella mia vita e in questi venti anni in politica sono dovuto ripartire più volte dopo un risultato negativo. Garantisco che sarà così anche stavolta.

La mia stella polare resta l'unità delle forze moderate alternative alla sinistra. Ho iniziato il mio impegno in politica per unire tutti i moderati, intendo proseguirlo lavorando per ricomporre la perduta unità. Silvio Berlusconi

domenica 25 maggio 2014

ATTENTI: L’ITALIA STA AFFONDANDO, IL M5S RIESUMA BERLINGUER


Nell'incapacità di pensare al futuro del Paese, Pd e Cinque Stelle si contendono l'eredità politica di Berlinguer
Andrea Indini - Tra un vaffanculo strozzato in un urlo rauco e un guascone paragone con Adolf Hitler, Beppe Grillo riesuma Enrico Berlinguer. La campagna elettorale del Movimento 5 Stelle si chiude così, con un'immagine inquietante: piazza San Giovanni che scandisce il nome dell'ex leader del Pci.  Il comunismo vive e lotta in mezzo a noi. Il comunismo o una parodia di esso. Perché, mentre la disoccupazione schizza al 13%, la crescita del pil torna sotto lo zero e i consumi sono vicini al collasso, la rivoluzione stellata guarda, con pericolosa e allarmante nostalgia, a un passato che noi tutti avremmo voluto rimanesse relegato ai libri di storia. "Il comunismo è morto perché è stato applicato male - dice Grillo - ma magari poteva essere una bella idea". Due piazze, quella di Firenze e quella di Roma. Si urlano addosso. Alla chiusura della campagna elettorale del M5S accorre anche Gianroberto Casaleggio e, in un monocorde discorsi ai militanti grillini, cavalca la polemica sulle spoglie di Berlinguer. Un braccio di ferro insulso che trova spazio nella vacua contesa tra l'Ebetino e Beppegufo. "Quando il cosiddetto premier ha detto a Grillo di sciacquarsi la bocca non sapeva cosa stesse dicendo", ha tuonato ieri sera Casaleggio chiedendo alla piazza di inneggiare a Berlinguer "in modo che lo sentano fino a Palazzo Chigi". E, scattando sull'attenti, i presenti hanno rigurgitato, in un boato cacofonico, il nome del politico comunista senza sapere nemmeno il perché.  "Ber-lin-guer, Ber-lin-guer!". Un tifo da stadio che ha riportato alla memoria i giorni del "Ro-do-tà, Ro-do-tà!" nella lotta per lo scranno del Quirinale. "Berlinguer in una famosa intervista lanciò la questione morale - ha incalzato Casaleggio - ma il Pd di oggi ha nel suo dna solo la questione immorale". Peccato che, al pari di altri vecchi comunisti che ancora oggi ricoprono alte cariche dello Stato, Berlinguer guidò un partito che prosperò grazie ai fondi neri quell'Unione sovietica che progettava l'annientamento dell'Occidente e, quindi, dell'Italia.

"Il Movimento 5 Stelle è l'unico partito che porta avanti la questione morale di Berlinguer - spiega Grillo - siamo gli unici a portare avanti la sua eredità". Già allora Berlinguer aveva diviso, con violenza, l'Italia in due. Da una parte la sinistra moralmente superiore, dall'altra la destra moralmente inferiore. Una divisione dettata dalla mera appartenenza politica, una spaccatura etica che ancora oggi fa sentire la sinistra faccendona e arruffona sempre e comunque superiore. Questo l'insegnamento di Berlinguer che, in un'Italia devastata dalla crisi economica e dall'incapacità del terzo governo non eletto dal popolo, i grillini guardano con cieca ammirazione, non senza far ribollire la bile dei piddini. Tanto che addirittura Matteo Renzi, da sempre guardingo dalle analogie col passato comunista del Pd, è subito corso a citare aforismi del Caro leader: "Non lancio anatemi, sono espressione di fanatismo, e c'è troppo fanatismo nel mondo, disse Berlinguer nel 1981. Altro che il fanatismo pentastellato... Loro sono la paura, noi siamo la speranza. Loro evocano il terrore, noi diamo fiducia". La lite tra il premier e il comico è una farsa che guarda al passato nell'incapacità di pensare al futuro del Paese. E, mentre Pd e M5S si contendono "l'eredità politica di Berlinguer", il Paese affonda.

E IO PAGO: LA SPENDING REVIEW DI RENZI, MATTEO VA AI COMIZI CON L’AREO BLU. HA USATO IL BOEING DI STATO 10 VOLTE IN 15 GIORNI.


La fattura sarà saldata dai contribuenti italiani. Nell’ultimo mese il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha fatto ventre a terra campagna elettorale per il suo partito e per i principali candidati al Parlamento europeo come alle amministrative collegate. Da Milano a Palermo, da Napoli a Pordenone, da Firenze a Reggio Calabria, da Genova a Cesena, Renzi è stato infaticabile, unendo in qualche giornata chiave anche 5 comizi elettorali, visite alle realtà produttive locali e partecipazioni televisive registrate nel frattempo o confinate a fine giornata alla diretta dagli studi delle varie emittenti. In tutti questi casi però la campagna squisitamente politica del premier non è stata messa in conto al Pd, o agli eventuali suoi finanziatori privati.

martedì 20 maggio 2014

CRONACA DI UN COMPLOTTO


S egnalo che mercoledì 21 maggio in allegato con il quotidiano "Il Giornale" potrai trovare il libro 'Berlusconi deve cadere. Cronaca di un complotto', scritto dal capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati On.Renato Brunetta. Il volume è un fondamentale strumento per comprendere fino in fondo i fatti accaduti tra l'estate e l'autunno del 2011 che portarono alle dimissioni da Capo del governo il Presidente Silvio Berlusconi. In questa ultima e delicata fase di campagna elettorale avere una visione organica della vicenda in questione assume un'importanza strategica e indispensabile: l'Italia è stata vittima di un complotto internazionale, un vero e proprio attacco alla democrazia, che dobbiamo denunciare con forza.  Inoltre, ti ricordo che ogni giorno puoi trovare le informazioni approfondite sull'attualità politica sul sito: www.mattinale.it che ti invito a leggere e diffondere presso tutti i soci del tuo Club

domenica 18 maggio 2014

CASO GEITHNER, MARIO GIORDANO CONTRO NAPOLITANO: “HA PARLATO DI TUTTO MA DEL COMPLOTTO CONTRO BERLUSCONI NON SAPEVA?”


"Re Giorgio, davvero dormivi? Il direttore del Tg4 Mario Giordano va giù durissimo con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e nell'edizione delle 19 del telegiornale targato Mediaset punta il dito contro il comunicato ufficiale del Quirinale sul caso Geithner, il presunto complotto di funzionari europei contro il governo di Silvio Berlusconi nel 2011. Il Colle si è limitato a dire che Berlusconi "lasciò liberamente e responsabilmente" e che di quei "complotti" il Colle non è mai venuto a conoscenza. Considerando che, stando a quanto rivelato da Mario Monti ad Alan Friedman per il suo discusso libro Ammazziamo il gattopardo, in quel caldissimo autunno dello spread e della crisi economica fu proprio il Capo dello Stato uno dei più attivi nel preparare il dopo-Cavaliere, questo "scarica-barile" fa un certo effetto. E Giordano, in un servizio affidato a Francesco Maddaloni, punta il dito proprio sui silenzi, gli imbarazzi e le repliche a scoppio ritardato del Quirinale.
L'attacco di Giordano - "Negli ultimi tempi  -  è l'esordio del servizio - abbiamo sentito i moniti di Napolitano sulle carceri, sull'Europa, sulle riforme, sulla violenza negli stadi, sui tagli alla difesa, sulla violenza negli stadi, sul lavoro nero, sullo sviluppo sostenibile, sulla legge di stabilità, sugli emendamenti fuori tema, sul sessismo che diventa virus, sull'eutanasia, sulla coesione del paese, sui partiti e su molto altro ancora. Sull'attacco che il nostro Paese ha subito dall'Europa, invece, non è arrivato nessun monito se non un timido e ritardatario "non sapevo". Una breve nota per dire che il Capo dello Stato non fu mai portato a conoscenza di pressioni e coartazioni subite dal Presidente del Consiglio". Gli interrogativi però restano, anche perché nel frattempo non sono mancate le ricostruzioni che hanno gettato più di un'ombra su quel periodo. "E i racconti di Berlusconi? - chiede il Tg4 - E le svariate testimonianze? E i dubbi sollevati dal libro di Alan Friedman? E la testimonianza dell'ex ministro di Obama? "Il Capo dello Stato non fu mai portato a conoscenza". Eppure dovrebbe essere nostro diritto sapere come siamo arrivati alla situazione di oggi, che cosa è successo davvero in quel 2011, perché sono state prese decisioni che hanno influito pesantemente sulle nostre vite. Quell'autunno della Repubblica, piaccia o no, è ancora avvolto da una nebbia di misteri e il "non sapevo" del Colle non contribuisce certo a diradarla".

BILANCIO DI PREVISIONE DELLA PROVINCIA DI RAVENNA PRESENTATI DUE EMENDAMENTI. CHIUDIAMO LA PROVINCIA COME LE ALTRE IN EMILIA-ROMAGNA


          Siamo consapevoli della difficoltà in cui versano gli enti locali, bersagli privilegiati dei tagli da parte della Regione e dello Stato centrale, così come siamo convinti, tuttavia, che i citati enti debbano adottare sistemi più severi di controllo della spesa corrente ancora con voci in uscita che si possono contenere ulteriormente.  Anche per la Provincia, quindi, è difficile, redigere un bilancio attendibile senza potere contare su trasferimenti certi, a fronte, peraltro,  di una serie di funzioni in larga parte  insopprimibili, se non addirittura in continuo aumento e non potendo contare  sulla disponibilità di risorse necessarie. E l’esempio del bonus di 80 euro per gli stipendi voluta dal governo Renzi, dimostra come persista  un forte accanimento verso gli enti locali, se si pensa come  parte della copertura economica sia prelevata dalle Province che nel caso specifico di Ravenna inciderà nei propri conti per 1.800.000,00 euro per il 2014, 2.700.000,00 euro per il 2015 e ancora 2.700.000,00 per il 2016. Ma mentre i comuni potranno incidere sempre e solo sulla leva fiscale e tributaria a discapito dei cittadini, alle province è preclusa anche questa strada poiché le poche voci riferite alle  entrate tributarie di competenza di questo ente sono già ai massimi livelli di spremitura delle famiglie e delle imprese.
       Con queste premesse, il nostro giudizio complessivo sulla gestione contabile amministrativa di questa Provincia resta negativo, ma, soprattutto, esprimiamo il nostro dissenso sulla questione politica riferita all’ostinata permanenza dell’organo di governo – giunta e consiglio – azzerati in tutte le altre province della regione, fatta eccezione, appunto per Ravenna. Gli elevati costi degli organi di governo (oltre 732.000,00 annui), in un’ottica di spendig review e di corretta e oculata gestione della cosa pubblica, impongono una seria riflessione tesa a modificare gli attuali assetti cominciando con l’azzeramento del Consiglio provinciale eliminando al contempo le indennità ai componenti della Giunta e del consiglio, così come prevede la normativa Delrio. Tale scelta rappresenterebbe un segno politico di grande responsabilità in perfetta adesione e coerenza alle linee intraprese dall’attuale governo in carica, con un risparmio considerevole per le casse dell’ente e un utilizzo più razionale delle risorse resesi disponibili a favore di interventi pubblici. In questa logica si giustificherebbe, di conseguenza, l’azzeramento dello staff composto dai collaboratori a supporto degli organi di direzione politica con un risparmio, anche nel caso di specie, di oltre 150.000,00 euro annui.
Di qui il senso degli emendamenti proposti attraverso i quali si renderebbero libere ben 885.522,00 euro da destinare alla  manutenzione delle scuole e delle strade.
 il Capogruppo Udc                                                                        il Capogruppo Forza Italia
 Gianfranco Spadoni                                                 Vincenzo Galassini

venerdì 16 maggio 2014

BRUCIATE LE ATTESE DI RENZI, ALTRO CHE CRESCITA +0,8%


La nota del capogruppo di Forza Italia alla Camera


"L’Istat brucia le attese di Matteo Renzi, certificando la caduta del Pil italiano nel primo trimestre dell’anno.
I dati sono impietosi: meno 0,1 per cento rispetto all’ultimo trimestre dello scorso anno, meno 0,5 per cento rispetto al primo trimestre 2013, meno 0,2 la cosiddetta variazione acquisita per l’anno in corso: il piccolo baratro da colmare prima di tornare in zona positiva. Le profezie del ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, rischiano pertanto di dimostrasi quelle che sono apparse fin dal primo momento. Altro che crescita superiore allo 0,8 per cento, come indicato dal Def in polemica con le più accorte previsioni dei principali istituti internazionali. Per conseguire quel risultato, stante la gelata invernale, il Pil dovrebbe crescere nei prossimi trimestri ad una velocità media di circa 1,2 per cento, rispetto ai corrispondenti trimestri del 2013. Obiettivo talmente ambizioso da risultare improbabile. Cosa farà ora Matteo Renzi? Dopo aver criticato ingiustamente il Servizio Bilancio del Senato, per aver espresso dubbi sulle fantomatiche coperture recate dal decreto legge sul bonus fiscale, denuncerà anche il presidente dell’Istat?

DIMEZZARE GLI STIPENDI A TUTTI I POLITICI


Ricevo e pubblico
Salve, mi chiamo A. F. e abito a Ravenna in via B,
da anni, dal 1994 sono con Berlusconi, l' ho sempre votato, oggi sono indeciso, ma molto indeciso. ho la convinzione che non sono sufficienti tutti i buoni propositi che annuncia quotidianamente, manca la cosa più importante, DIMEZZARE GLI STIPENDI DEI TUTTI I POLITICI.
Questo e' quanto milioni di cittadini VOGLIONO sentire dire, e Berlusconi DEVE DIRLO, e ciò non viene detto. Basterebbe questo per prendersi milioni di voti, troppa gente sta soffrendo e i politici mangiano a sbafo e mi fermo qui. Per rifare l'Italia bisogna disfarla, le pezze ci portano maggiormente a sprechi. Possibile che questo non sia recepito? Guardate che come me ce ne sono tanti e stavolta grillo avanza come un fiume in piena pronto a disfare. Sono iscritto anche a Forza Silvio e continuo, moralmente rimango con lui e mi dispiace per l'accanimento politico che tutt'oggi subisce però devo stare con chi tagliera' tagliera' tagliera'. Naturalmente faccio presente che queste scelte sono concordi con tutta la famiglia. Cordiali Saluti. A. F.
Concordo con te, giro la tua richiesta a Roma, scrivila anche tu  a Berlusconi. Ma vota Berlusconi, pensa nel febbraio dell’anno sorso se tutti i simpatizzanti avessero votato ancora  per Berlusconi non avremmo perso le elezioni per la mancanza di 120.000 voti. Rifletti bene………..Cordialmente. Vincenzo Galassini

giovedì 15 maggio 2014

HA VISTO CHE NON DICO BUGIE?


" Silvio Berlusconi ha una specie di umiltà incorporata, va a Cesano Boscone col sorriso sulle labbra, poi si occupa di pensioni (da elevare a mille euro), di dentiere (gratuità per tutti i vecchi in difficoltà) e di pet o animali da compagnia domestica ("tutelarli per ragioni animaliste e sociali"), sa che la società è fatta di popolo, il popolo di individui e nuclei famigliari in difficoltà, ha sempre avuto un rapporto speciale con l' immenso elettorato femminile e anziano, oltre che con i ragazzi stregati dai tempi di Drive In, e non vuole mollare. Ma non si è fatto sorprendere né dal libro di Tim Geithner, l'ex segretario americano al Tesoro, il pupillo di Wall Street e della Casa Bianca di Obama primo mandato, e neppure dall'inchiesta monstre del Financial Times di Peter Spiegel sulla crisi dell'euro e i rapporti tra i grandi d'Europa e d'America. Berlusconi aveva parlato prima. "Avevo detto che nelle mie dimissioni del novembre del 2011 c' era un elemento di coazione, che le cose si erano sviluppate e non per caso a ridosso del G20 di Cannes subito precedente la nomina di Monti senatore a vita eccetera, che un conto è il mio senso di responsabilità nazionale e un conto furono le manovre, esterne e interne, per eliminare un uomo di stato che in Europa contraddiceva il pensiero unico delle burocrazie e dell' establishment tedesco, capeggiato da Angela Merkel. Ecco qui le più rilevanti conferme da Washington e da Londra. Puntuali. I magistrati che mi hanno perseguitato una vita senza prove li chiamerebbero 'riscontri' del colpo di stato". Gongola, il Cav., perché Tim Geithner ha messo nero su bianco nel suo libro autobiografico appena uscito, papale papale, che gli eurocrati di Bruxelles, "i quali - osserva Berlusconi - agiscono sempre su mandato di alcuni governi", a un certo punto chiesero agli americani di aiutarli a cacciare da Palazzo Chigi il presidente eletto, ricevendo un rifiuto dall' Amministrazione americana, ma intestardendosi nel progetto di interferenza abusiva e di violazione delle regole democratiche.  E per sovrammercato c'è quella "stupenda" dichiarazione di Barack Obama, riportata dal Financial Times, davanti a una Merkel incapace di trattenere calde lacrime: "I think Silvio

martedì 13 maggio 2014

BERLUSCONI DOVEVA CADERE: LE PROVE DEL COMPLOTTO INTERNAZIONALE


Nel 2011 il governo Berlusconi fu vittima di un complotto internazionale.
Lo conferma anche l’ex segretario del Tesoro americano, Timothy Geithner.
Nel suo libro di memorie, ‘Stress test’, Geithner rivela: “Ad un certo punto, in quell’autunno, alcuni funzionari europei ci contattarono con una trama per cercare di costringere il premier italiano Berlusconi a cedere il potere; volevano che noi rifiutassimo di sostenere i presti dell’Fmi all’Italia, fino a quando non se ne fosse andato. 
Parlammo al presidente Obama di questo invito sorprendente, ma non potevamo coinvolgerci in un complotto come quello. ‘Non possiamo avere il suo sangue sulle nostre mani’, io dissi.”.
Questa è l'ultima di una serie di conferme, venute alla luce in questi mesi.  La conferma di quanto successo nel 2011 ci dà ancora più forza per continuare con più intensità la campagna elettorale per le elezioni europee di domenica 25 maggio e per sostenere sempre di più l'impegno di Silvio Berlusconi.
Non diamogliela vinta! Grazie per quello che farai. 


lunedì 12 maggio 2014

BERLUSCONI: “HANNO FATTO DI TUTTO PER ESCLUDERMI, MA RESTO IN CAMPO”. E ANNUNCIA:”TORNERO’ IN PARLAMENTO ENTRO SEI ANNI

"Tornerò in parlamento molto prima di sei anni"Silvio Berlusconi non ha alcun dubbio del suo futuro politico.
È, infatti, fermamente convinto che la sentenza Mediaset sarà presto dichiarata ingiusta ed annullata. Ai microfoni dell’agenzia Vista, il leader di Forza Italia non scioglie la riserva su una sua eventuale ricandidatura, ma insiste sull'importante che "la sentenza venga dichiarata per quello che è: infondata". Intanto, però, si impegna a tirare la volata al partito. "Alle Europee un risultato del 20% sarebbe un miracolo - spiega il Cavaliere - appena un punto sotto quello delle elezioni 2013 quando Alfano era ancora con noi. Ma io punto a superare il 25%". In una lunga intervista con Alexander Jakhnagiev, Berlusconi non nasconde il proprio rammarico per il golpe ordito dalla sinistra e dalla magistratura per escluderlo dalla scena politica. "Hanno fatto di tutto per non farmi tornare in campo - spiega all'agenzia Vista - prima mi hanno fatto condannare ingiustamente, poi mi hanno fatto decadere dal Senato, poi mi hanno reso incandidabile per sei anni, ma purtroppo per loro io sono una vecchia quercia e sono sempre un combattente per la libertà". Da qui il proposito di far ritorno in parlamento al più presto per tornare a guidare, in prima linea i moderati. Berlusconi conta di poter mandare in Europa, nel Ppe, un nucleo importante di parlamentari azzurri molto capaci, in grado di "condizionare o indirizzare le decisioni del Ppe che è maggioranza nel parlamento europeo""Nel parlamento europeo varranno le decisioni prese nel Ppe - incalza - nessun altro partito può fare alcunché in Europa, né la sinistra, che non avrà la maggioranza, né gli uomini di Grillo"
Per il momento, dunque, l'ipotesi di un cambio al vertice di Forza Italia non è sul tavolo. L'ipotesi Marina Berlusconi è sempre nell'aria. Di tanto in tanto i quotidiani la tirano fuori per capire se effettivamente la presidente di Fininvest e Mondadori dovesse sciogliere le proprie riserve. Un'eventualità che, però, non sembra trovare favorevole il padre. "Mia figlia farà quello che le sembrerà giusto fare - spiega ai microfoni di Vista - le sconsiglierò sempre di cambiare quello che sta facendo molto bene ora". In generale, continua il leader di Forza Italia, "l’eredità che penso di lasciare a chi prenderà il mio posto spero sia quella di trasformare la maggioranza numerica dei moderati in maggioranza politica per arrivare a cambiare l’assetto istituzionale del Paese.

domenica 11 maggio 2014

BERLUSCONI, VOTO TRA UN ANNO, UN ANNO E MEZZO, SUPEREREMO 25% VOTO EUROPEE E' IMPORTANTE PER FUTURI SVILUPPI POLITICA ITALIANA

Il traditore Alfano

"Il 25 maggio e' un voto importante per gli sviluppi futuri della politica interna italiana. Noi siamo ancora davanti alla coalizione di sinistra come coalizione di centro destra. Pero' tutti i moderati sanno che se si dividono, perdono. Ritengo che se andremo alle elezioni politiche, come penso, tra un anno, un anno e mezzo. Noi credo che arriveremo e supereremo il 25%. La gente vuole dimostrarmi vicinanza e affetto, piu' che in passato, forse sentono che sono una vittima,
BERLUSCONI, RENZI ABILE SI E' FATTO CATAPULTARE A P.CHIGI
Renzi "e' certamente abile, e' riuscito a farsi catapultare a Palazzo Chigi senza passare dalle urne come aveva promesso. Se l'avessimo fatto noi sarebbe venuta fuori una rivoluzione. Ora se la deve sbrigare con la vecchia sinistra e il sindacato". Lo afferma Silvio Berlusconi nel corso di un'intervista a TeleRoma56 parlando del premier Matteo Renzi.
RIFORME: BERLUSCONI, IO SOTTO RICATTO RENZI? SEMMAI CONTRARIO
POTREMMO ESSERE NOI A NON DARGLI VOTI PER PORTARE AVANTI RIFORME
"Casomai e' vero il contrario, siamo noi che potremmo ricattare Renzi non dandogli i voti per le riforme che vuole portare avanti". Lo afferma Silvio Berlusconi a TeleRoma56 commentando il senatore della Lega Roberto Calderoli secondo cui Fi e' sotto ricatto di Renzi.
BERLUSCONI, FORZA ITALIA RESTA A OPPOSIZIONE ANCHE DOPO EUROPEE
"Siamo all'opposizione di questo governo e non vi potremmo rientrare neppure dopo le elezioni europee". Lo afferma Silvio Berlusconi

venerdì 9 maggio 2014

“C’E’ UN CRONOPROGRAMMA DEI MAGISTRATI A RIDOSSO DELLE EUROPEE


La nota della capolista di Forza Italia per il Nordest alle Europee

"Avvenimenti come l’arresto di Scajola impediscono di parlare di ciò che preme alla gente. Possiamo dire che c’é un cronoprogramma, un affollamento di questi avvenimenti sempre intorno alle campagne elettorali. Non dico sia un complotto, ma sono veramente rammaricata perché a questi temi,

giovedì 8 maggio 2014

LA SARTORI A FAENZA VENERDI 16 MAGGIO


MADE IN ITALY
tutele e opportunità
16 maggio 2014 dalle 15 alle16,30 –
Sala Bigari Comune di Faenza P.zza el Popolo 31
Introduce
Bruno Benati Presidente CILA Faenza
Presiede
Donatella Donati Candidato a Sindaco Forza Italia Lugo
Intervengono
Claudio Tondini Presidente BATTIPAV S.p.a
Davide Servadei Presidente nazionale Confartigianato ceramica
Francesca di Tonno Consulente e docente Servizi per l'internazionalizzazione Italia-Russia
Isabella Bubani Export manageriIl Brillante all’occhiello
CONCLUDE
AMALIA SARTORI Eurodeputato Presidente Commissione per l'industria, la ricerca e l'energia

mercoledì 7 maggio 2014

BERLUSCONI SULLA RIFORMA DEL SENATO: “NO CONDIZIONI PER IL SI”


Silvio Berlusconi a Matrix: "Non sono affatto angosciato dalle Europee". Sul Nuovo centrodestra: "Con Alfano giovani di 82 anni, un record". E avverte: "Cambiare politica europea o l'Italia rischia il default"

martedì 6 maggio 2014

I SENIORES DELLA PROVINCIA DI FORLI IN COLLABORAZIONE CLUB FORZA SILVIO “ARIA NUOVA” SABATO 10 MAGGIO


Sabato 10 maggio 2014 - ore 16. Presso la sala della Banca di Forlì Via Bruni 4
U N I T I  P E R  V I N C E R E
INTRODUCE: Daniele La Bruna, Coordinatore Provinciale Movimento Seniores
INTERVIENE: On. Senatore ENRICO PIANETTA, Responsabile Nazionale Movimento Seniores
PARTECIPANO: ANNARITA BALZANI; Candidata a Sindaco per la coalizione di centro destra in Forlì; LEA MILANESI in LA BRUNA Candidata di Forza Italia elezioni comunale in Forlì; SIMONE FURLAN; Candidato di Forza Italia elezioni  Europee; MATTIA MALGARA Candidato di Forza Italia elezioni Europee; CHIUDE : GABRIELLA PEZZUTO BIANCHI; Coordinatrice Regionale Movimento Seniores; Porterà il saluto di Missione Azzurra Lorenzo Tomassini; Info: tel.: 0543-723347 – mail: daniele@gruppolabruna.it

IMMIGRAZIONE, BERLUSCONI AVVERTE: “SIAMO A RISCHIO CATASTROFE, GOVERNO INERTE RISPETTO ALL’UE” BERLUSCONI AVVERTE: “L’OPERAZIONE MARE NOSTRUM SARA’ UNA CATASTROFE QUANDO ARRIVERANNO PIU’ DI UN MILIONE DI PERSONE CHE FUGGONA DA SITUAZIONI TERRIBILI.


"Siccome tutti hanno fatto già commenti a iosa, mi lasci dire una cosa che non ho ritrovato su nessun giornale. Quando si parla di ultrà, bisogna distinguere, perché ci sono i delinquenti e ci sono gli ultrà.
Gli ultrà sono tifosi, appassionati, con degli ideali, che vedono negli atleti in campo quasi la personificazione di se stessi.
Nel caso della finale di Coppa Italia "bisogna parlare di delinquenti". Silvio Berlusconi, nel corso di una intervista al Tg4, commenta quanto accaduto allo stadio Olimpico e aggiunge: "Lo Stato in ostaggio dei capi ultrà? Sì, non è stata una buona cosa, non è stato un bello spettacolo certamente".
Il leader di Forza Italia ha poi bacchettato Matteo Renzi e le misure del governo: "Nemico dei pensionati mi sembra eccessivo: come si fa ad essere nemici di una categoria come quella dei nostri papà e delle nostre mamme. Che si è dimenticato dei pensionati, certamente. Perché non solo non prenderanno il bonus di 80 euro, ma dovranno pagare un’imposta sulla casa che è stata triplicata rispetto a quella del governo Monti. Noi l’avevamo abrogata del tutto- e dovranno anche pagare più imposte sugli interessi che le banche o la posta danno sui loro risparmi di tutta una vita. C’è stato un aumento inspiegabile per me del governo dal 20 al 26% dell’imposta sul reddito di questi depositi".
Il Cavaliere ha precisato: "Sono stato l’unico Presidente del Consiglio che ha alzato a 1 milione di Lire per 13 mensilità tutte le pensioni che erano di molto inferiori.

domenica 4 maggio 2014

BERLUSCONI: “RENZI E GRILLO SONO DUE PERICOLI”


Il leader di Forza Italia: "Grillo è un aspirante dittatore, Renzi ci ha deluso: ha aumentato le tasse"
Intervenendo in collegamento telefonico a una iniziativa elettorale a Messina, l’ex premier ha ricordato: "Io nel 2002 feci tanti sforzi, approfittando della mia amicizia personale con Putin, per portare la Federazione russa, che stava costruendo una unione con la Cina, di sentirsi paese occidentale e darsi un posto in Occidente. Nacque così il consiglio Nato 19+1, fui io a redarre il trattato sottoscritto da tutti che prevedeva un’intensa collaborazione tra Nato e Russia su molte materie mettendo fine a quel periodo che ci aveva tutti quanti devastato, la guerra fredda. Oggi l’inconcludenza e l’ignavia dell’Europa che si è messa al seguito degli Usa è molto preoccupante: speriamo davvero che non porti a un divorzio che sarebbe difficilmente recuperabile tra Russia e Stati Occidentali". Tornando poi all'Italia, il Cavaliere avverte: "Noi siamo in un momento molto pericoloso per la democrazia. Anzi, non siamo più una democrazia, siamo paralizzati da un assetto istituzionale che paralizza il paese. Bisogna arrivare a far eleggere il Capo dello Stato direttamente dai cittadini e non nel chiuso di una stanza dai segretari dei partiti". In vista delle elezioni europee poi rivela di aver dato vita a un nuovo spot elettorale: "Non so se lo cambierò, il mio messaggio rivolto agli italiani recita così: "Svegliatevi, andate a votare Forza Italia! Non siamo più in una democrazia, in venti anni abbiamo avuto 4 colpi di Stato, ora siamo al terzo governo consecutivo non eletto dal popolo...".
Quanto al governo attuale afferma: "Si regge su uno 0,37% di differenza tra la coalizione di sinistra e quella di centrodestra attraverso voti che ci hanno sottratto; si regge alla Camera su 144 deputati che la Corte Costituzionale ha indicato come incostituzionali perché legati a quel premio di maggioranza che

venerdì 2 maggio 2014

MARINA BERLUSCONI SMONTA ALFANO: “PER ME LA COERENZA E’ UN VALORE, PER LUI……”


"Politica? Oggi no, domani chissà..." è bastata questa frase di Marina Berlusconi a mandare nel panico Angelino Alfano e lo stato maggiore di Ncd.
La sola ipotesi che la primogenita del Cavaliere possa scendere in campo sembra aver mandato in fibrillazione il ministro dell'Interno: "Nell'annuncio di Marina Berlusconi non c'è nulla che evochi speranza, che sia proiettato verso il futuro. Si percepisce semmai la paura per la fine di una storia - ha dichiarato Alfano al Corriere -. Le parole usate dalla dottoressa Berlusconi sono la copia delle dichiarazioni usate dal padre". Poi risponde direttamente a Marina che lo ha accusato di aver tradito se stesso e il suo passato: "Se la dottoressa Berlusconi sapesse tutto del rapporto tra me e suo padre, saprebbe anche quante volte proprio suo padre ci aveva detto che non avrebbe mai confuso il destino della Patria con la sua vicenda giudiziaria".
A stretto giro di posta arriva la replica del presidente di Mondadori che rispedisce al mittente le accuse:  "Al di là di alcune fantasiose affermazioni che non mi pare il caso di commentare, nella sua odierna intervista al Corriere della Sera l'onorevole Alfano mi muove soprattutto una contestazione: quella di essere coerente. Caratteristica a cui io attribuisco un valore positivo, e che invece l'onorevole Alfano, anche alla luce delle sue scelte, non sembra tenere in gran conto". 
"Ad Alfano mancano quid e quorum. Aveva portato il nostro partito ai minimi storici, poi ha pensato bene di lasciare il presidente Berlusconi proprio nel momento più difficile pur di conservare il suo posto al governo .E ora - conclude Savino - si permette pure di attaccare Marina Berlusconi, dalla quale avrebbe invece molto da imparare, compreso lo stile", commenta il deputato di Forza Italia Elvira Savino. Sulla stessa lunghezza d'onda Luca D'Alessandro: "Alla luce della sua intervista di ieri al Corriere della Sera e della sua replica di oggi a quella dell'ineffabile Angelino Alfano, l'unico commento possibile che si può fare alle parole di Marina Berlusconi è: chapeau!"