lunedì 1 ottobre 2012

LE FABBRICHE DELLO SPRECO



Si stanno sollevando i coperchi da quei “Vasi di Pandora”  che sono le Regioni. Lo sapevamo già tutti, ma in questi giorni si sono imparate delle cose talmente rivoltanti, che ora i problemi sono ancor più in evidenza, sotto gli occhi di tutti. Ha cominciato il Lazio, cui fanno subito seguito, Piemonte, Emilia-Romagna, Campania, Puglia e certamente seguiranno TUTTE le altre. Una per una si scopre che sono tutte uguali. Lo sperpero è la Regola generale. Ma non sono solo le persone che sono spendaccione o addirittura disoneste, è l’Istituzione stessa la macchina di produzione dello spreco del pubblico denaro. Quel denaro che non c’è per la ripresa o per pensioni un po’ meno vergognose. Nei primi anni 70, al momento della loro istituzione i partiti votarono tutti entusiasticamente, tranne uno, il PLI, il Partito Liberale Italiano, il mio partito. Sapeva perfettamente che le spese non sarebbero state spostate dal centro alla periferia, come dicevano gli entusiasti e che l’operazione non sarebbe stata a costo zero.  Tutte balle. Non un impiegato è stato spostato da Roma. Uffici, consigli, giunte, palazzi ed uffici: tutto nuovo, tutto in più!  Per far cosa poi, io non l’ho ancora capito dopo 40 anni! Ma il bello, cioè il brutto, viene nel 2001, quando i sinistri modificano il titolo V della amatissima Costituzione (con tre o quattro voti di maggioranza!) e danno alle Regioni  fra le altre cose (con un casotto di conflitti di attribuzioni con lo Stato da intasare per anni la Corte Costituzionale) una enorme AUTONOMIA DI SPESA;  e adesso vediamo i bei risultati: in poco più di dieci anni è RADDOPPIATA
Eliminarle tutte e subito sarebbe un’opera santa.  
  Raggruppare un po’ le Province e ancor più raggruppare tanti Comuni (ce ne sono più di 8000 molti dei quali con poche centinaia di abitanti – uno ne ha 35 -). Invece stanno pensando, sempre gli stessi sinistri di prima, per togliere alle Regioni il vizio di rubare, di aggiungere tanti nuovi costosissimi organismi di controllo ( e questi, chi li controlla? ), peggiorando sicuramente la situazione e non risolvendo il problema della spesa. Dalla padella alla brace !

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