Si stanno sollevando i coperchi da quei “Vasi di
Pandora” che sono le Regioni. Lo
sapevamo già tutti, ma in questi giorni si sono imparate delle cose talmente
rivoltanti, che ora i problemi sono ancor più in evidenza, sotto gli occhi di
tutti. Ha cominciato il Lazio, cui fanno subito seguito, Piemonte,
Emilia-Romagna, Campania, Puglia e certamente seguiranno TUTTE le altre. Una per una si scopre che sono tutte uguali. Lo
sperpero è la Regola generale. Ma non sono solo le persone che sono
spendaccione o addirittura disoneste, è l’Istituzione stessa la macchina di
produzione dello spreco del pubblico denaro. Quel denaro che non c’è per la
ripresa o per pensioni un po’ meno vergognose. Nei primi anni 70, al momento
della loro istituzione i partiti votarono tutti entusiasticamente, tranne uno,
il PLI, il Partito Liberale Italiano, il mio partito. Sapeva perfettamente che
le spese non sarebbero state spostate dal centro alla periferia, come dicevano
gli entusiasti e che l’operazione non sarebbe stata a costo zero. Tutte balle. Non un impiegato è stato
spostato da Roma. Uffici, consigli, giunte, palazzi ed uffici: tutto nuovo,
tutto in più! Per far cosa poi, io non
l’ho ancora capito dopo 40 anni! Ma il bello, cioè il brutto, viene nel 2001,
quando i sinistri modificano il titolo V della amatissima Costituzione (con tre
o quattro voti di maggioranza!) e danno alle Regioni fra le altre cose (con un casotto di
conflitti di attribuzioni con lo Stato da intasare per anni la Corte
Costituzionale) una enorme AUTONOMIA DI
SPESA; e adesso vediamo i bei
risultati: in poco più di dieci anni è RADDOPPIATA
Eliminarle tutte e subito sarebbe un’opera santa.
Raggruppare un po’ le Province e ancor più raggruppare tanti Comuni (ce
ne sono più di 8000 molti dei quali con poche centinaia di abitanti – uno ne ha
35 -). Invece stanno pensando, sempre gli stessi sinistri di prima, per
togliere alle Regioni il vizio di rubare, di aggiungere tanti nuovi costosissimi
organismi di controllo ( e questi, chi li controlla? ), peggiorando sicuramente
la situazione e non risolvendo il problema della spesa. Dalla padella alla brace !
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