IL BELLO CHE TUTTI DICHIARANO CHE NON SERVE A NULLA A COMINCIARE
DAL PROCURATORE GRASSO!
Con 228
voti a favore, 33 contrari e 2 astenuti, il Senato ha dato la fiducia
al Governo sul ddl anti corruzione. La legge era stata definita in giornata dal
premier, Mario Monti, "uno strumento fondamentale per creare attrattività
del Paese e crescita". "Finalmente la legge anti corruzione. Non se
ne poteva più delle perdite di tempo", ha così commentato attraverso il
suo profilo twitter il leader dell'Udc Pier
Ferdinando Casini. Dissenso invece da parte del senatore del
Pdl, Carlo Giovanardi, che
annunciando il suo voto contro il ddl, ha detto che "Non accetto che il
Parlamento venga umiliato da voti di fiducia, quando, anche tornando alla
Camera il testo, c'era tutta la possibilità di modifiche in aula”. Favorevole
invece il commento del presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro, secondo cui “Questa
legge, tutta, anche nella parte cosi' trascurata dal dibattito pubblico, quella
che riguarda la prevenzione della corruzione nella Pubblica Amministrazione e
il sistema di incompatibilità e incandidabilita', segna ci pare, e
finalmente, uno scarto. E’
necessario approvare la legge anticorruzione per dare un segnale, ma poi non
risolve i problemi. La corruzione è un accordo tra due persone, un corrotto e
un corruttore. Finché non riusciremo a spezzare questo accordo non troveremo le
prove della corruzione.”Il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso boccia
così la legge anticorruzione in discussione in Parlamento. Per essere davvero
efficace ci sarebbe bisogno di più strumenti. “Non ci sono per chi collabora
attenuanti, nessun premio o immunità – ha spiegato Grasso – c’è un aumento di
pena ma favorisce il mantenimento dell’accordo. Io se rischio 5 anni di carcere
non denuncio. Se ne rischio 8 ancora di più non denuncio. Poi c’è la
concussione per induzione: se uno induce uno a farsi dare del denaro e poi
viene punito anche chi quel denaro è stato costretto a darlo, la vittima viene
in pratica punita insieme al concusso per induzione, è chiaro – ha concluso il
procuratore nazionale antimafia – che la vittima non parlerà mai.” Questa mattina il ministro della Giustizia Paola
Severino ha posto in aula al Senato la questione di fiducia sul maxi
emendamento interamente sostitutivo del ddl anticorruzione.
“Per quanto attiene alla corruzione consideriamo soddisfacente questo
provvedimento", ha affermato il ministro. Il Guardasigilli ha affrontato
anche le critiche relative alla mancanza di riferimenti al falso in bilancio,
all'autoriciclaggio, ai tempi di prescrizione, al voto di scambio dichiarando:
"C'è una diversità strutturale, sono reati diversi dalla corruzione”,
rilevando inoltre che "la prescrizione è un istituto di carattere generale
che deve riguardare tutti i reati". Quanto alla riforma dei reati
societari, il ministro si è così espressa: "Ci deve essere, ma non può
stare in questo provvedimento. Avremmo fatto una scelta scientificamente non
corretta". L'aula del Senato voterà
sul ddl anticorruzione due volte: la prima sarà il voto di
fiducia sul maxi emendamento, con dichiarazioni di voto a partire dalle 17, e
la seconda sulla "clausola di invarianza" che era stata già approvata
in modo conforme da Camera e Senato e che proceduralmente non poteva essere
"coperta" da un nuovo voto di fiducia a palazzo Madama. © -
FOGLIO QUOTIDIANO
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