venerdì 20 marzo 2015

TUNISI. QUATTRO MORTI SONO POCHI PER SMUOVERE IL GOVERNO RENZI. L’ISIS NON SPAVENTA “IL BOMBA”


Diciassette morti e una quarantina di feriti. E’ questo il bilancio, “definitivo” assicura il premier tunisino Habib Essid di un sanguinoso attacco al museo del Bardo di Tunisi per mano di una cellula jihadista molto probabilmente collegata all’Is. Fra le vittime anche quattro turisti italiani (più di una decina invece sono rimasti feriti in modo più o meno grave) sono rimasti feriti nell’attentato compiuto oggi a Tunisi da un commando terrorista, molto probabilmente collegato Qualche ora fa – ha ricordato Renzi – un attentato la cui matrice è facilmente riconducibile a un determinato tipo di minacce ha provocato la morte di alcune persone e il ferimento di altri, in un luogo simbolico, un museo, un luogo di cultura di un paese islamico moderato, a poca distanza da un altro luogo simbolico, un Parlamento. Prima di tutto il pensiero va alle vittime, alle loro famiglie, ai feriti. Non siamo nelle condizioni di ufficializzare il numero dei morti e degli italiani coinvolti. Laddove si cerca di aggredire le istituzioni democratiche (??????), la cultura, la moderazione – ha detto Renzi – in qualche misura si colpisce ciascuno di noi. Diamo il nostro convinto sostegno al governo tunisino, affinche’ possa uscire da questa situazione. L’Italia è e sarà al suo fianco”.
E intanto continuiamo a traghettarli a nostre spese e portarceli in casa, mantenendoli e lasciandoli in libertà a commettere crimini che poi restano impuniti. La nostra politica sull’immigrazione non si cambia.
Continua così Renzi con ‘sto mare nostrum de noantri.



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