Abbandoni l’oscurantismo, ascolti Zapatero
Signor Presidente del Consiglio,
ha certamente letto la dirimente testimonianza di
José Zapatero sui fatti di Cannes 2011, dove fu minacciata da potenze straniere
la “sovranità” dell’Italia. Zapatero era a quel tempo premier in Spagna, ed
appartiene alla sua stessa famiglia politica europea. Non può essere in nessun
caso accusato di parzialità. Chiede di poter raccontare in Italia “quello che
ha visto”. Implora di “fare presto”.
A questa volontà esplicita di dire semplicemente
la verità, espressa dal leader di un Paese amico, Lei non può opporre la
sordità oscurantista del non voler sapere per paura che quanto emerga danneggi
il suo partito e cariche istituzionali averso cui ha debiti di riconoscenza.
Faccia in modo che Zapatero possa presentare la
sua testimonianza davanti a un organismo democratico e istituzionale. Esca dal
Suo silenzio, cambi verso alla reiterata volontà del suo partito di non
consentire al Parlamento di istituire una Commissione di inchiesta su quei
fatti. La passività diventerebbe a questo punto una forma di complicità.
La verità non va mai in prescrizione, specie
quando scoprirla è essenziale per mettere al riparo la nostra indipendenza e le
nostre istituzioni democratiche dal ripetersi di analoghe ingiustificabili
“pressioni” e manovre.
Forza Renzi, e scusa se passiamo al tu, non
segregare in cantina anche Zapatero. Apriti alla ricerca del vero.
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