venerdì 20 marzo 2015

PARENTI E AMICI CHE NON IMBARAZZANO RENZI


Il governo scosso dagli aiuti al figlio di Lupi. Ma anche il Pd è pieno scheletri in famiglia e il premier non se ne cura
Oggi tocca a Maurizio Lupi finito nell'occhio del ciclone per i lavori e il Rolex avuto in dono alla laurea dal figlio Luca dagli imprenditori arrestati a Firenze Ma ci sono altri che imbarazzano Matteo Renzi, nel governo o nel partito. Ci sono i rapporti del ministro del Lavoro Giuliano Poletti con il fondatore della cooperativa 29 giugno Salvatore Buzzi, in manette per l'inchiesta Mafia Capitale. Il padre di Maria Elena Boschi, titolare delle Riforme, coinvolto nel crac della Banca Etruria. Senza contare Piero De Luca, figlio del pluri indagato e condannato Vincenzo, sindaco decaduto di Salerno e vincitore delle primarie Pd per la corsa da governatore in Campania: indagato per bancarotta dopo il fallimento della Ifil. Renzi ha fatto dimettere Renzi ma ha blindato 4 sottosegretari indagati: Barracciu, De Filippo, Del Basso Del Caro e Castiglione il premier Matteo Renzi ha "invitato" il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, non indagato, alle dimissioni. Viene ora il dubbio perché non abbia già fatto lo stesso con quattro sottosegretari, loro sì indagati, e che lui ha nominato al governo conoscendone i guai con la giustizia. Una doppia morale che per ora ha salvato tre esponenti del Pd e un altro del Nuovo centrodestra (stesso partito di Lupi). Sono Vito De Filippo, sottosegretario




democratica al ministero della Salute, democratico sotto inchiesta per irregolarità nei rimborsi per spese elettorali e già condannato dalla Corte dei conti a risarcire, insieme ad altri 21 indagati, 196mila euro di danni prodotti dalle spese di rappresentanza "gonfiate". Anche la dem sarda Francesca Barracciu, sottosegretario ai beni culturali, è indagata sulle spese pazze. Nota singolare: per quel motivo ha dovuto rinunciare a correre nelle primarie per le regionali su invito del partito, ma Renzi l'ha ripagata nominandola nel governo. Altro esponente del Pd nei guai è Umberto Del Basso De Caro, sottosegretario alle Infrastrutture indagato dalla Procura di Napoli per rimborsi non rendicontati del consiglio regionale della Campania. Sempre difeso dal premier, a maggior ragione ora visto che a fine novembre è stata chiesta l'archiviazione. C'è infine Giuseppe Castiglione, sottosegretario Ncd all'Agricoltura, indagato per abuso d'ufficio e turbativa d'asta per gli appalti per la struttura di accoglienza siciliana di Mineo.



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