Ercole Incalza, storico dirigente del ministero dei Lavori pubblici, è stato arrestato. Quattro persone sono finite in carcere o ai domiciliari: oltre a Incalza, l’imprenditore Stefano Perotti, il presidente di Centostazioni spa (Gruppo Fs) Francesco Cavallo e Sandro Pacella, collaboratore di Incalza, questi ultimi due ai domiciliari.
Nel mirino la gestione illecita degli appalti delle cosiddette Grandi opere. Tra i lavori coinvolti, le principali nuove tratte ferroviarie italiane, in particolare l’Alta velocità, il Palazzo Italia di Expo, l’autostrada Orte-Mestre.
Agli indagati dell’operazione “Sistema”, 51 in tutto (tra loro Rocco Girlanda, sottosegretario alle Infrastrutture nel governo Letta), vengono contestati i reati di corruzione, induzione indebita, turbata libertà degli incanti ed altri delitti contro la Pubblica amministrazione. Le perquisizioni hanno toccato la Struttura di missione per le Grandi Opere presso il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e gli uffici di diverse società, tra cui Rfi (Rete Ferroviaria Italiana, controllata da Ferrovie dello Stato), Anas international Enterprise, Ferrovie del Sud Est Srl, Consorzio Autostrada Civitavecchia- Orte-Mestre, Autostrada regionale Cispadana Spa, Autorità portuale Nord Sardegna.
A Berlusconi non sarebbe stato concesso di ‘non sapere’ della corruzione all’interno del suo governo, mentre al Ministro Lupi e a Renzi è permesso di ‘non sapere’ anche questo centesimo caso che sta esplodendo nel suo governo.
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