sabato 22 settembre 2012

RIORDINO PROVINCE PDL APPROVA DOCUMENTO: SI PROVINCIA ROMAGNOLA


Il Coordinamento Regionale del Pdl dell’Emilia-Romagna ha approvato, a maggioranza, un documento sul nuovo assetto territoriale delle Province: bene eliminare le attuali province ma nel riordino evitare campanilismi. Ok a provincia Romagna. Nel documento approvato dal PdL dell'Emilia Romagna sul riordino delle province, il partito ribadisce la propria contrarietà al mantenimento delle attuali Province, definite enti inutili, si dice perplesso sull’ipotesi di un riordino frutto di pressione campanilistica e di interessi locali. Nel dettaglio il documento propone: l’istituzione di una Provincia Romagna, composta da Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini; il mantenimento dell’attuale Provincia di Ferrara, in quanto in possesso dei requisiti minimi legati alla dimensione territoriale e alla popolazione residente; l’istituzione di due nuove distinte Province: Modena e Reggio Emilia, da una parte, e Parma e Piacenza, dall’altra, in funzione di particolari ragioni storiche, culturali, economiche e produttive.  Il PdL auspica anche che il futuro Sindaco della Città metropolitana di Bologna sia eletto a suffragio universale. Il partito subordina poi il prospettato riordino delle Province a queste condizioni: l’allocazione dei presidi statali decentrati sul territorio, anche nelle zone accorpate non sedi di capoluogo di provincia; il rafforzamento dei livelli di sicurezza attuali, a seguito del predetto riordino.
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1 commento:

  1. La provincia Romagna va bene, ma senza Imola rimane monca. Sarebbe logico che le sette sorelle fossero finalmente riunite assieme, invece noi imolesi verremo fagocitati dal centralismo della città metropolitana bolognese.
    Far coincidere la città metropolitana con la provincia di Bologna è un pastrocchio burocratico fortemente voluto dal PD, a cui però anche il PDL strizza l'occhio.
    La città metropolitana è un ente accentratore che può funzionare per le grandi città con una cintura di piccoli comuni, ma Imola è di fatto una città distante e distinta da Bologna, e privata della propria autonomia ne risentirebbe negativamente.
    Mi spiegate inoltre che senso ha entrare in un ente accentratore, mantenendo però il circondario per salvaguardare l'autonomia imolese? Non è un controsenso? Circondario imolese che è anch'esso sbagliato, racchiudendo nei propri confini tre comuni emiliani che nulla hanno a che fare con Imola.
    Perchè voi politici godete nel creare mostri burocratici che distorcono la realtà? Perchè è sempre il cittadino che deve piegarsi alla burocrazia e non la burocrazia al servizio del cittadino?

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