In agricoltura, la
pesantissima responsabilità di chi continua ad osteggiare le nuove tecnologie
(non solo legate agli OGM) si è tradotta in un ulteriore e devastante aggravio
dei danni per le imprese agricole e gli imprenditori. E’ ormai dimostrato che,
in areali come la nostra regione, l’impossibilità di innovare in agricoltura
comporta inoltre un serio rischio ambientale ( come ad esempio nel mais la
diffusione delle micotossine). Anche la
problematica delle micotossine ha fondamentalmente origine dalla impossibilità
per l’agricoltura italiana e soprattutto emiliano-romagnola di poter applicare
al settore le migliori tecnologie disponibili; ad esempio gli ibridi di mais
geneticamente migliorati cosiddetti “BT” (resistenti agli attacchi della
PIRALIDE, il flagello del mais) che avrebbero quest’anno garantito una migliore
protezione dai funghi responsabili della produzione delle micotossine. E’ ora
di finirla con il teatro dell’ecoterrorismo, che in questa situazione ha messo
a rischio la sopravvivenza delle aziende agricole, creando le condizioni per il
decesso del comparto con un demagogico e finto teatrino della salvaguardia
dell’ambiente. Pensiamo a quanto sarebbe drammatica la situazione sanitaria del
pianeta se posizioni oscurantiste del genere avessero vinto contro i vaccini,
gli antibiotici e la ricerca sanitaria in genere, comprese le nuove tecnologie.
Vengo
da una famiglia di agricoltori e la mia priorità è la tutela e la conservazione
dell’ambiente naturale, come è sempre stato per il mondo agricolo, per due
fondamentali necessità: una è una motivazione naturale, ecologica, per un senso
di responsabilità civile e sociale l’altra è una motivazione strategica
razionale, con un serio fondamento economico, perché solamente attraverso la
tutela ambientale le imprese agricole potranno garantirsi di fare reddito a
medio e lungo termine. Gianguido Bazzoni
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