ANCORA UNA
VOLTA IL SINDACALISMO ITALIANO DIMOSTRA DI ESSERE QUATTRO PASSI INDIETRO
Cgil, Cisl e Uil hanno
aperto su Facebook da circa 4 mesi una pagina dai toni lugubri, drammatici
e nel contempo minacciosi che spiega meglio di ogni analisi sociologica le
ragioni della diversità dell'Italia.
I singolari assioma sono tre.
1° - Domeniche sempre aperte uguale a più costi.
Più costi uguale a spesa più cara.
Che la spesa ultimamente sia più
cara è un dato incontestabile non fosse che per l’aumento dell’Iva. Ma sarebbe
bello sapere da dove nasce la bislacca teoria per la quale le
aperture domenicali, farebbero lievitare i costi al consumo.
La gente va a fare la spesa la domenica per
ragioni di comodità come avviene in quasi tutti i paesi occidentali dove non si
riscontra, in nessuna circostanza, un incremento dei prezzi dei prodotti a
causa dell'ampliamento dell'offerta commerciale. Semmai accade il contrario.
E' singolare che queste
organizzazioni prima si lamentino (giustamente) degli stipendi bassi e della
scarsità di lavoro, poi quando si cerca di incentivare il lavoro, dichiarino
che i lavoratori, (fino al giorno prima sotto pagati e sotto impiegati) passano
al ruolo di “sfruttati”.
2° - Più giorni di aperture ma nessuna nuova assunzione. Stesso personale uguale meno servizi per il cliente
Il CCNL prevede una maggiorazione
della paga base giornaliera per il lavoro festivo del 20%. Denaro contante in
più nella busta paga insomma che, in questo periodo non dovrebbe risultare così
sgradito alle tasche dei lavoratori, anzi…
Ad ogni modo, prendiamo pure per vero quanto
asserito, cioè “nessuna nuova assunzione” (rimane un mistero come
facciano i Sindacati a saperlo dal momento che la decisione è una libera scelta
del gestore della struttura commerciale). Ma
supponiamo sia così, la domanda sorge spontanea: mai sentito parlare di lavoro
a turni? Ovvero se io lavoro una domenica, questo giorno di riposo “mancato”
viene spostato in un altro giorno della settimana. Forse che centinaia di
categorie non lavorano a turni: ospedalieri, autisti, baristi e camerieri ecc?
Forse i camerieri e i baristi sono meno importanti di un commesso o una
cassiera?
Sembrerebbe poi essere sfuggito il fatto che da
qualche anno è stato introdotto sul modello anglosassone il Job On Call (lavoro
a chiamata). Sono lavoratori disponibili a lavorare previa chiamata – per
l’appunto – del datore di lavoro; sistema che molti centri commerciali e
supermercati stanno adottando con successo ma che in Italia dove imperano
le rigidità imposte da un sindacato illiberale e indisponibile ad
ogni collaborazione viene considerato poco meno che una estorsione.
3°- Stesso personale uguale meno
servizi per il cliente
L'affermazione non ha senso e si
commenta da sola. Negli orari di apertura domenicale sicuramente i servizi resi
dal personale sono direttamente proporzionali all’afflusso della clientela e
non vi è alcun servizio reso in maniera diversa e/o minore, rispetto ai giorni
feriali. Anzi, caso mai è vero l’esatto contrario.
E ora una domanda che non è una
assioma ce la poniamo noi.
Ma davvero meritiamo sindacati di
questo tipo?
Nessun commento:
Posta un commento