TUTTI I PRESIDENTI DELLA
REPUBBLICA CI DICONO CHE ABBIAMO UNA COSTITUZIONE AMMIREVOLE. E LA STAMPA, LA
TELEVISIONE LI SEGUONO NELAL LORO ESALTAZIONE. IN REALTA’, LA NOSTRA
COSTITUZIONE PORTA I SEGNI DELAL SITUAZIONE ECCEZIONALE IN CUI E’ NATA.
Francesco Alberoni - Tutti i presidenti
della Repubblica ci dicono che abbiamo una Costituzione ammirevole. E la
stampa, la televisione li seguono nella loro esaltazione. In realtà, la nostra
Costituzione porta i segni della situazione eccezionale in cui è nata. In
Italia passava la Cortina di ferro di cui erano espressione la Democrazia
cristiana e il Partito comunista, due nemici mortali costretti a convivere. La
Costituzione è stata fatta in modo che nessuno potesse governare da solo. Il
Pci non era molto grande ma aveva una leadership forgiata nella Terza
internazionale. Aveva egemonizzato la Resistenza e si preparava a egemonizzare,
secondo l'insegnamento di Gramsci, scuola e magistratura. Ma anche la Dc era
forte. De Gasperi si era formato al parlamento austriaco e in Vaticano godeva
della fiducia illimitata della Chiesa e degli americani. Per paralizzarsi a vicenda
hanno messo nella Costituzione un doppio Parlamento con le stesse funzioni, un
presidente del Consiglio senza potere, una magistratura che è uno Stato nello
Stato, e poi le amministrazioni locali e quelli che venivano chiamati «corpi
intermedi» sindacati, potenti cooperative e un grosso parastato da lottizzare.
Una Costituzione perfetta per la guerra fredda che è continuata fino al crollo
del muro di Berlino. Poi tutto è esploso. La guerra fredda è diventata scontro
bipartitico feroce, la magistratura ha spazzato via democristiani e socialisti,
poi è incominciata la macelleria politica quotidiana, lo sbriciolamento dei
partiti al punto che abbiamo dovuto chiamare un «Podestà» esterno come i
litigiosi Comuni medioevali. E, giorno per giorno, la situazione peggiora. Che
cosa si dovrebbe fare? Se fosse possibile, cambiare una Costituzione obsoleta
mettendo una sola Camera o due Camere con funzioni diverse, una presidenza alla
francese con un solo rinnovo, una magistratura efficiente e non politicizzata.
Poi eliminare le Regioni a Statuto speciale, le Province, e adottare modelli
fiscali moderni, seguendo l'esempio svizzero. Lo faranno gli economisti che ci
governano? Per ora ci terrorizzano con le cifre ma il problema non sta nelle
cifre, sta nella architettura dello Stato e del sistema politico e nel fare
tutte le cose che servono quotidianamente allo sviluppo economico e semplificano
la vita.
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