IL NUOVO CHE
AVANZA.
(ASCA) ''Nel giorno in cui si rinnovano gli
attacchi a Silvio Berlusconi, e da Palermo si lascia scorrere un rivolo di
veleno sperando di trasformarlo in un fiume mediatico, l'ottimo Casini non
trova di meglio che sferrare il calcio dell'asino. Poche persone come il presidente
Casini hanno saputo servire con tanto zelo e sprezzo del pericolo la propria
personale causa. Il politico che teme come un film dell'orrore la ricandidatura
di Berlusconi e' lo stesso che per 14 lunghi anni e' stato protagonista di quel
film dove vi ha recitato parti da protagonista''. 'Le scelte del governo Monti
che tanti elogi strappano a Casini, sono le stesse scelte che Casini impedì di
fare al governo di centrodestra, bloccando la riforma delle pensioni e la
riforma della PA. Le intercettazioni e più in generale la riforma della
giustizia invocata da Casini sono le stesse questioni che Casini impedì di
affrontare ai governi di centrodestra. Il prossimo anno Casini festeggerà il
suo trentesimo anniversario di vita parlamentare. Tanta longevità lo ha visto
attraversare schieramenti e maggioranze con la stessa disinvoltura di un
danzatore. Bisagliano e forlaniano nella Dc, ne uscì inorridito nel 1993
allorché si rese conto che Martinazzoli pilotava i resti del partito nelle
braccia di Occhetto. Accolto, o più precisamente raccolto da Berlusconi, ha ricevuto
onori e consensi, per sè e il suo partito prima di girare le spalle una volta
capito che c'era da attendere per traguardi più ambiziosi''.Nessuno si aspetta
gratitudine da Casini, una merce che non circola in politica. Ma i suoi giudizi
astiosi contro Berlusconi sono rivelatori di una frustrazione personale che
incuba da anni e che oggi lo porta nelle stesse braccia in cui temeva di cadere
20 anni fa. La coerenza di Casini e' girevole come le porte del Grand Hotel:
idee che vengono, idee che vanno...
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