INVITO AI CITTADINI “BISTRATTATI” DALLA RAI A FIRMARE.
“Nel
giugno 2012 avevo presentato un’interrogazione alla Provincia di Ravenna che in
tante zone Brisighellesi, Casolane e del lughese le reti delle televisioni
locali non si vedono più: in alcune zone per un breve periodo sono comparse e
poi nuovamente svanite". A scriverlo in un comunicato stampa è il
consigliere provinciale del Pdl Vincenzo Galassini che definisce “un
disastro" il passaggio ravennate al digitale terrestre, avvenuto il 2
dicembre del 2011. Ad un anno e mezzo di distanza la situazione è ancora
complicata, definita “un calvario" per i residenti della zona collinare e
del Lughese. “Dal completo spegnimento dei tradizionali trasmettitori analogici
e l'accensione dei moderni trasmettitori digitali, i televisori non hanno
ricevuto alcun segnale dalle tante reti locali, che a loro spese avevano
installato i ripetitori, ledendo un servizio reso da anni. Il ministro Passera
vuole vendere all’asta delle frequenze senza garantire prima la visione dei
canali Rai terrestri in collina e nella pianura di Ravenna". E' quindi
necessario evitare di “aggravare, una situazione che dopo il passaggio al
digitale terrestre continua a registrare problemi di ricezione in quattro
province su nove: Piacenza, Parma, Ferrara e Ravenna”. Galassini ha presentato un'interrogazione sul tema in Provincia. La Provincia di Ravenna,
venuta a conoscenza, del mancato servizio di televisione digitale terrestre
negli ex comuni della Comunità Montana, del Lughese intende intervenire presso
la Rai e il consiglio Regionale e Governo affinché il servizio sia garantito a
tutti i cittadini della Provincia di Ravenna, prima di vendere le reti RAI.
Alla risposta interlocutoria della Provincia e al mancato rispetto degli
impegni della Rai in data odierna ho sottoscritto o il ricorso al Tar contro la RAI organizzato dall'avvocato Andrea Maestr in
via Meucci 7 a Ravenna, portando la fotocopia della carta di identità, codice
fiscale e canone RAI pagato e versato la modesta somma di 10 euro per le spese
della procedura contenziosa e per il mandato collettivo. Più siamo meglio è. Un
invito ai tanti cittadini “bistrattati” dalla Rai a firmare. Inutile aver
speso inutilmente fior di quattrini in risintonizzazioni e antennisti e molti
sono utenti "deboli", anziani o persone che non possono permettersi
la parabola. Quindi andiamo avanti con la class
action e prima di Natale l’avvocato Maestri notificherà il ricorso al TAR
Lazio. Per
sottoscrivere occorre recarsi nello studio dell'Avv. Maestri a Ravenna in Via
Meucci n. 7 oppure chiamarmi o posta elettronica. Vincenzo Galassini consigliere
provinciale
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l’interrogazione e la risposta della Provincia :
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