COMINCIAMO BENE, DOPO L’ABOLIZIONE DELL’IMU, LA MODIFICA DELLA COSTITUZIONE. CURIOSA ESALTAZIONE E SPERPERO DI DENARO SU RAI UNO
Dopo le polemiche sull'intervista
da Barbara D'Urso, Silvio Berlusconi
è tornato in tv a spiegare il suo
programma elettorale. "Dobbiamo far ripartire l'economia", afferma
spiegando che è necessario ridare fiato alle imprese e ai cittadini. Ecco
perché il primo punto del suo programma è proprio l'abolizione dell'Imu: "Abbiamo già
pronto un progetto di legge che prevede quattro misure che compensano i soldi
che i Comuni non prenderanno. Sarà lo Stato a risparmiare eliminando gli
sprechi e introducendo piccolissime maggiorazioni su prodotti non necessari
come le birre e gli alcolici e versando poi ai Comuni gli stessi fondi che
avrebbero percepito con l'imposta". Via libera, poi, a un rinnovamento del
partito: una parte dei candidati sarò composta da facce nuove, un 25-30% da
personaggi della cultura o dello sport, mentre il resto sarà formato da
"parlamentari giovani che hanno dimostrato di essere capaci". E non
solo. Il Cavaliere a Quinta
Colonna annuncia anche un "patto
del parlamentare": un accordo che i candidati firmeranno e
attraverso il quale si impegnano a non restare in carica per più di due
legislature e a votare per il dimezzamento degli emolumenti e del numero di
parlamentari. Sulla crisi Berlusconi dà la colpa a Berlino: "La situazione molto grave a cui si è
arrivati dipende dalle regole di austerity imposte ai Paesi mediterranei
dall’Europa, dove la Germania ha avuto un ruolo egemone, non solidale ma
egoista", spiega l'ex premier, secondo cui lo spread è stato usato "come un
imbroglio politico-mediatico: si tratta di una congiura politico-finanziaria
che prima o poi dovrà essere spiegata e chiarita. Deriva tutto da li". Altro
punto fondamentale del programma politico del Pdl è la riforma della Costituzione, senza la
quale l'Italia resterà indietro rispetto ai Paesi moderni. "Quando
incontro i miei elettori chiedo scusa perché pensavo di potere cambiare il
Paese e renderlo più moderno, ma mi sbagliavo: senza una riforma della
Costituzione il Paese non si cambia", afferma Berlusconi, "Bisogna
che un partito da solo abbia la maggioranza in Parlamento e per fare questo
bisogna che gli italiani non votino con voto frazionato ma devono concentrarsi
su due partiti maggiori".
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