venerdì 17 febbraio 2017

L’ ITALIA E’ DA TRENT’ ANNI IN OSTAGGIO DGLI EX PCI


Dal duello Occhetto-D'Alema agli ultimi strappi. Una storia di scontri interni e complotti nel disinteresse del Paese. Antonio Signorini -  Non è la prima volta che il Paese resta a guardare e perde tempo prezioso, aspettando che le vicende interne all'ex Pci si risolvano. Prima della direzione del Pd di lunedì, con il commissariamento di fatto del governo Gentiloni; prima delle acrobazie per trovare una soluzione per le elezioni che vada bene al segretario Matteo Renzi, la sinistra italiana aveva già fatto pagare il conto delle sue beghe interne a tutti gli italiani.
Per la precisione è dal 1989 che la politica - nel senso classico di selezione della classe dirigente e azione di governo - ogni tanto resta in stand by per le schermaglie di vertice della sinistra. Sono gli anni Novanta, il punto di svolta. Quando gli eredi del vecchio Partito comunista sostituirono il centralismo democratico e l'autoesclusione dal governo con una dicotomia permanente tra leader bizzosi che volevano sì guidare il Paese, ma che pensavano valesse molto di più vincere la battaglia dentro il partito.



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