martedì 28 febbraio 2017

IL PUNTO SULLA DISCARICA TRE MONTI


In questi giorni di fine carnevale, ha fatto notizia di nuovo il sito discarica Tre Monti, infatti dal 21 febbraio gran parte dell'area imolese e Riolo Terme nella giornata del 22, si è trovata immersa in una nube nauseante che ha suscitato stupore e allarme. Un'aria che definire viziata è riduttivo e fa purtroppo copia con quella irrespirabile misurata ad inizio anno dalla centralina Arpa che monitora i livelli di inquinamento dalle polveri sottili in città. Molti cittadini di Imola hanno confermato che un odore così non si era mai sentito ed hanno tempestato di telefonate il centralino dell'Arpa e del Comune, infatti alcuni residenti attorno al sito hanno manifestato sintomi fastidiosi come bruciore di gola e mal di testa. L'agenzia regionale per l'ambiente assicurava per voce della dr. Adelaide Corvaglia che stavano lavorando per capire le cause del problema. Il giorno dopo arriva puntuale la smentita dell'assessore all'ambiente di Imola Tronconi, che categoricamente smentisce che si tratti della discarica, ma non chiarisce l'origine del problema!!!!
Sappiamo tutti che attorno al sito sono posizionati i cosiddetti nasi elettronici, capaci di cogliere gli odori che fuoriescono dalla discarica e di definirli in base alla causa, memorizzando i dati, e se a un odore non corrisponde una causa, esso viene comunque registrato. Quindi ciò che si è verificato in particolare il 22 è stato sicuramente rilevato, dove è la verifica? Una spiegazione plausibile dovrà pur essere data, infatti chi vive a ridosso dell'impianto penso sia ormai purtroppo specializzato nel riconoscere gli odori e la loro provenienza!! Questa discarica attiva da 40 anni è stata sottoposta nello scorso dicembre di una  
 VIA della Regione Emilia Romagna. In seguito a tutto ciò c’è stato uno stop all'ampliamento previsto per circa 1 milione di tonnellate di rifiuti richiesto da Hera e Con.ami, dando però via libera alla sopraelevazione del lotto esaurito. Tenendo presente che viviamo in una regione dove l'inquinamento è alle stelle, che il territorio imolese vanta una percentuale da record di morti per malattie polmonari, non pare proprio il caso di sommare altri inquinanti fuori controllo a quelli già esistenti. Il punto è: visto che quel sito deve essere bonificato e chiuso per intraprendere la strada della chiusura delle discariche a cielo aperto ed aprire al riciclo e al riuso, perché' non se ne vuole parlare apertamente e non si fa? Hera e Con.ami continuano ad insistere per ottenere l'ampliamento in seconda battuta, interessando come sappiamo anche il ns. comune. Non riesco a capire come aggireranno l'ostacolo del vincolo paesaggistico, ma si sa le vie del signore sono infinite. Opinioni e smentite a parte, ciò che mi indigna è l'assenza degli amministratori nella vicenda, che denota il servilismo assoluto ad Hera e Con.ami, nel caso specifico e l'assoluta apatia verso i cittadini, I temi della qualità dell'ambiente nella realtà non nelle chiacchere e nella burocrazia delle carte, sono fondamentali per la vita e lo sviluppo di un paese come il nostro che è più vicino alla discarica di Imola stessa. Come si può fare il Ponzio Pilato della situazione sig. Sindaco, limitandosi ad inviare una lettera alla Regione per richiedere garanzie e sicurezza, mi sembra un
 po' poco e molto riduttivo! Non si demandano ad altri le decisioni per il proprio futuro, un piccolo paese dove agricoltura, territorio, turismo-termale sono e dovrebbero essere gli assi trainanti per l'economia, richiede un impegno in prima persona del primo cittadino e degli assessori interessati. Bisognava avere il coraggio di informare pubblicamente e non aspettare che siano sempre terzi, anche se investiti di una specifica autorità, a decidere per noi; potrebbero essere scelte, come purtroppo spesso accade, non buone per la ns. salute e la ns. economia. Ambiente, salute, turismo, sviluppo, tutto è collegato, nei punti chiave della vs. legislatura avete fallito e questo è un male per tutti noi. Se pensiamo che Imola si sta battendo e sta lottando per salvaguardare la propria salute e il territorio, Riolo Terme, grazie a questa omertà e apatia da parte dell'amministrazione vive come in un limbo in attesa di non so che cosa?? Chi vivrà vedrà. Attendo risposte da Voi amministratori nel prossimo Consiglio.
Vincenzo Valenti Insieme per Riolo  

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