L’uomo che oggi ha sparato, nel Tribunale di Milano, aveva alle spalle una storia di fallimento imprenditoriale. La crisi devastante che sta distruggendo l’Italia puo’ essere dunque considerata il movente primo di gesti folli ed e’ un dato di fatto che per le imprese il momento difficile duri da anni ed e’ tutt’altro che alle spalle.
Nel 2014 si e’ registrato un vero e proprio record di fallimenti, con 15mila imprese costrette a chiudere i battenti.
Mille in piu’ del 2013, che a sua volta aveva registrato una crescita del 12% rispetto al precedente massimo del 2012.
E 11 regioni su 20 hanno registrato lo scorso anno nel numero di fallimenti un record storico negativo addirittura dal 2001.
Sono gli ultimi dati del Cerved, gruppo italiano che si occupa dell’analisi dei dati sulla solidita’ delle imprese. Se ai fallimenti si sommano le procedure concorsuali non fallimentari e le liquidazione volontarie, si sale a 104.000 aziende che hanno cessato la propria attivita’.
La storia di Claudio Giardiello, l’omicida arrestato a Milano, si inserisce in questo contesto.
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