Medardo Resta, un insolito amanuense
FUSIGNANO - di
Gabriele Cocchi - Medardo Resta è un amanuense, una professione che
molti hanno dimenticato e che nasce nel 1200 in Germania. Incontrastato mattatore
di questa sontuosa arte, Resta è stato nominato Cavaliere nonché Commendatore
della Repubblica nel 2005 dal Presidente Ciampi. Settantacinque anni e non
sentirli, ancora tanto entusiasmo per la sua professione. “Sono innamoratissimo
del mio mestiere, e in ogni pergamena metto tutto quell’amore ed entusiasmo che
sbocciarono all’alba di quel primo giorno in cui conobbi tale nobile scrittura.
Era il lontano 1945 e c’era la guerra, ero bambino e vedevo i documenti che
scrivevano in gotico i militari tedeschi. E nacque la passione. Imparai a
scriverlo e alla scuola di Belle Arti di Ravenna ebbi la grande fortuna di
conoscere la professoressa Minguzzi, insegnante di disegno e specializzata in
gotico, che mi svelò tanti segreti”. Tanti premi, tanti riconoscimenti. Resta
ha vinto un concorso europeo e ha vergato opere per tanti personaggi illustri
(da Papa Giovanni Paolo II a Sandro Pertini, Carlo Azeglio Ciampi, Oscar Luigi
Scalfaro, Riccardo Muti, Benigno Zaccagnini, Giovanni Spadolini, Silvio
Berlusconi, Giulio Andreotti).
Ha ricevuto l’attestato di
socio onorario dell’associazione Nazionale Polizia di Stato, riservato a
Prefetti e Questori, mentre in occasione della visita del Presidente Napolitano
a Ravenna ha scritto in gotico antico della sua presenza sul libro d’onore in
Comune. Ora spera di consegnare la
pergamena del Padre Nostro in tedesco a Papa Ratzinger e di dar vita al Museo
del Gotico Antico nella sua casa di Fusignano.
Innumerevoli poi i filmati, le interviste e le apparizioni televisive
sia sulle reti nazionali che sulle reti locali. L'incontro che Medardo Resta
ricorda con più commozione è quello con il Papa Giovanni Paolo II, avvenuto nel
1991 quando fu ospite nella residenza estiva a Castel Gandolfo per
un'udienza speciale
privata. Una sua pergamena è poi conservata nel Museo di Arte Sacra di
San Marino: «Per sei secoli le ossa di frate Andrea, deceduto nel 1416, non
avevano avuto locazione finché pochi anni fa non si è deciso di chiuderle in un
sarcofago ora custodito al Museo dell'Arte Sacra di San Marino - racconta il
signor Resta -. Mi è stata commissionata la pergamena con sopra scritta la
storia del frate da inserire nel sarcofago e la sua riproduzione è visibile
all'esterno di questo». L'amanuense fusignanese ha sempre viaggiato col suo
camper in lungo e in largo per l'Italia e anche oltre il confine: «Il mio sogno
sarebbe stato quello di poter girare il mondo per confrontare e studiare le
scritture - conclude Resta, sognante ma senza toni di rammarico -. L'unica cosa
di cui ho bisogno è questo astuccio di legno che contiene l'inchiostro rosso e
nero e i miei pennini».
9
aprile 2015 Canale 90 –DTV- ore 19
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