da questa
mattina i gruppi parlamentari del Popolo della Libertà di Camera e
Senato sono riuniti in assemblea, per ragionare su come reagire
all'ennesimo sfregio giudiziario cui ieri è stato sottoposto Silvio Berlusconi. Dopo quanto successo ieri, siamo oramai
alla vigilia di una decisione che potrebbe cancellare per via giudiziaria
vent'anni di storia politica e privare di rappresentanza decine di milioni di
italiani che dal 1994 hanno votato Berlusconi leader dei moderati. Non è in
questione solamente il destino di una persona che pure ha messo in gioco tutto
se stesso vent'anni fa, invece di cercare un comodo accordo con i previsti
vincitori: sono in gioco i nostri valori, la democrazia, la libertà, la
possibilità per i cittadini del nostro Paese di scegliere da chi vogliono
essere governati.
E'
come se fossimo tornati all'autunno del 1994. Allora un articolo del Corriere
della Sera recapitò a Berlusconi il suo primo avviso di garanzia, senza che lui
ne fosse informato prima dai magistrati e mentre presiedeva a Napoli
l'assemblea Onu contro la criminalità organizzata. Ieri un pezzo dello stesso quotidiano ha
"messo in guardia": se la Cassazione avesse rispettato i normali
tempi di giudizio, dopo la condanna definitiva a Berlusconi (ovviamente
l'assoluzione non è ipotesi contemplata) si sarebbe perso almeno un anno perché
parte della pena sarebbe stata prescritta e dunque sarebbe stato necessario un
altro processo in appello per rideterminarla.
Poche
ore dopo l'uscita del pezzo, la decisione della Cassazione di anticipare
al 30 luglio la sentenza. In questa situazione, siamo mobilitati, tutti
insieme.
Dobbiamo
essere consapevoli delle nostre ragioni e così essere capaci di farle conoscere
a tutti i cittadini, compresi coloro che non ci votano ma che non sono accecati
dall'odio contro Berlusconi. Aiutaci. Grazie per quello che farai! on.
Antonio Palmieri responsabile internet PDL
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