lunedì 22 luglio 2013

BRUNETTA: TROPPI MINISTRI PD, SERVE UN RIEQUILIBRIO


IL CAPO GRUPPO BRUNETTA CHIEDE PARI DIGNITA’ DI RAPPRESENANZA NEL GOVERNO. “CON LO 0,3% IN PIU’ DI VOTI IL PARTITO DEMOCRATICO HA QUASI IL DOPPIO DEI DICASTERI”
Più che un rimpasto, un riequiilibrio. A chiederlo è Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera dei deputati, in un'intervista ad Avvenire. "Serve un rilancio politico e programmatico della grande coalizione, basato su un patto forte, con un programma di legislatura, sull'esempio di quello che, nello scorso decennio, ha consentito alla Germania di portare a compimento le riforme necessarie - ha detto Brunetta - A settembre dovremo stringere un nuovo contratto chiaro per una reale pacificazione protesa allo sviluppo. E si dovrà arrivare a una pari dignità di rappresentanza nel governo, proporzionata ai voti raccolti alle elezioni. Tra il Pd e il Pdl c'è stato uno scarto di voti pari allo 0,3%. Invece il Partito democratico ha quasi il doppio di ministri, rispetto a noi. Serve un riequilibrio". "Sui tecnici - continua l'ex ministro - preferisco non discutere. Ma il ragionamento prescinde dai singoli nomi. Il governo Letta è nato in un momento particolare, di transizione. E risente di quel clima. Tanto che si parlava di una durata di 18 mesi. Se invece si vuole cambiare prospettiva e ragionare in termini di legislatura, allora serve un riequilibrio, funzionale anche a un diverso programma". "Ci sono due punti fermi: Letta e Alfano. Certo, servono partner che si fidino l'uno dell'altro e non si disprezzino troppo... Finora nel Pd è sempre prevalso il buon senso e gli antagonismi si sono rivelati tigri di carta, Matteo Renzi compreso", conclude Brunetta. In un'intervista al Corriere della Sera, però, il vicepremier e ministro dell'Interno, Algelino Alfano frena sull'ipotesi rimpasto. "Non ci sarà alcun passo indietro, né alcun  rimpasto - sottolinea Alfano - non c'è una terza via tra questo esecutivo e il caos"

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