lunedì 29 luglio 2013

BONDI: PACIFICAZIONE ANCHE PER I MAGISTRATI


Per il coordinatore Pdl: «È la missione della classe dirigente». L'intera classe dirigente è chiamata alla pacificazione. Anche i pubblici ministeri. Ad allargare l'atmosfera da governo di larghe intese, ci ha pensato Sandro Bondi, coordinatore nazionale del Popolo della libertà: «L'Italia ha bisogno prima di tutto di pacificazione, di riconciliazione, di superamento di una politica urlata di odio e di contrapposizione, di una politica non ideologica ma fondata sull'approfondimento razionale dei contenuti, di confronto rispettoso fra le persone e di collaborazione nell'interesse superiore degli italiani e dell'Italia», ha fatto sapere Bondi in una nota. LA MISSIONE DEI LEADER. Il coordinatore pidiellino ha dichiarato che «questo è il compito di leader politici veri, questa dovrebbe essere la missione principale delle classi dirigenti di una grande nazione come l'Italia, da cui neppure il corpo della magistratura si può ritenere esente». «Senza questa condizione di base, che permetta di affrontare la crisi economica e di rafforzare i poteri di chi è chiamato a governare», ha sottolineato Bondi, «le battaglie fra i partiti, i sottopartiti, le correnti e le sottocorrenti, e le fazioni e i clan, sono destinate ad affondare ancor più la crisi nella rovina in cui da tempo ci dibattiamo senza intravedere una via d'uscita. E nessuno - proprio nessuno - può pensare di governare sulle macerie di un Paese».




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