Sul
Foglio i nomi e cognomi dei manettari che per 5 anni hanno chiesto la condanna
del generale Mori, assolto dall'accusa di aver fatto sfumare la cattura di
Provenzano nel 1995
Ci sono magistrati, giornalisti,
televisionisti, politici e membri della cosiddetta "società civile". Giuliano Ferrara, in prima pagina su Il foglio, interviene con la verve che
sempre lo contraddistingue nella vicenda dell'assoluzione del generale Mario Mori, compilando una "lista
di proscrizione" di quelli che definisce "pappagalli delle
procure" e "pataccari" in rotta. Cioè coloro che, nei cinque
anni della durata del processo conclusosi ieri, hanno sparato ad alzo zero su
Mori, accusato di aver fatto saltare la cattura del boss Bernardo Provenzano nel 1995,
sostenendone a spada tratta la colpevolezza. La fine di quello che Il Foglio
definisce "il primo capitolo del processo sulla 'trattativa
Stato-Mafia'" ci libera, secondo Ferrara, da una lista di "firmatari
della menzogna". Tra i magistrati,
il direttore del Foglio mette: Antonio Ingroia, Nino Di Matteo, Roberto Scarpinato,
Vittorio Teresi, Roberto Tartaglia, Gian Carlo Caselli, Domenico Gozzo. I giornalisti: Marco Travaglio,
Antonio Padellaro, Giovanni Bianconi, Francesco La Licata, Giuseppe Lo Bianco,
Sandra Amurri, Saverio Lodato, Salvo Palazzolo, Peter Gomez, Attilio Bolzoni,
Liana Milella, Sandra Rizza, Barbara Spinelli, Marco Lillo, Furio Colombo,
Guido Ruotolo, Paolo Flores D'Arcais. Televisionisti:
Michele Santoro, Sandro Ruotolo, Corrado Formigli, Enrico Mentana, Gad Lerner,
Vauro. Politici: Enzo
Scotti, Claudio Martelli, Antonio Di Pietro, Giuseppe Grillo, Nichi Vendola,
Sonia Alfano, Fabio Granata, Walter Veltroni, Paolo Ferrero, Beppe Lumia,
Leoluca Orlando, Rosario Crocetta, Luigi De Magistris, Luigi Li Gotti. Società civile: Gustavo Zagrebelsky,
Lorenza Carlassare, Sandra Bonsanti, Salvatore Borsellino, Carlo Freccero,
Gianni Vattimo, Roberta De Monticelli, Dario Fo, Isabella Ferrari, Fiorella
Mannoia, Moni Ovadia, Franco Battiato, Maurizio Landini.
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