martedì 23 luglio 2013

MATTEO: IN CAMPER,, LE SPESE


Viaggiare, sì viaggiare. A Matteo Renzi piace così tanto Firenze che gli piace guardarla da lontano, anche perché senza di lui la vista migliora senz’altro; Fatto sta che, come abbiamo notato nella seconda puntata, diserta sistematicamente i consigli comunali e la scrivania di Palazzo Vecchio. L’ultimo viaggio noto è stato a Berlino ospite della cancelliera Angela Merkel. . E quali mezzi di locomozione usa? IL MITO DEL CAMPER Come viaggia Renzi? In camper! Dove dorme Renzi quando viaggia? In camper! Quanto spende? Due soldi e ce li mette lui! Questo è quanto ha cercato di comunicare al popolo bue il candidato a tutto meno che a lavorare, Matteo Renzi;  Il culmine della sua propaganda da viaggiatore a poco prezzo lo raggiunse nell’autunno-inverno del 2012 per la campagna delle primarie come candidato della coalizione di centrosinistra. Come i circhi si faceva annunciare da manifesti e volantini, altoparlanti e trombette. Finché sbarcava il Rottamatore .IL MITO DEL CAMPER Poi però si è capito che il camper si muoveva sì, e andava anche a passo di corsa: ma lui sopra non ci stava mai; Ci balzava sopra giusto il tempo per gestirsi un ingresso come si deve nelle città osannanti. Come Gesù a Gerusalemme con l’asina, Matteo a Pescara con il camper, per farsi acclamare come un Messia modesto e capace di tagliare i costi della politica, rifiutando rombanti berline e soprattutto anti-ecologici ed elitari jet. LA SVOLTA DI PESCARA Perché citare Pescara? Perché lì è cascato il camper. Chi ha bucato le gomme dell’automezzo è stato Massimo D’Alema, il quale, sentendosi rottamato, rivelò nell’ottobre scorso: “Altro che camper, a Pescara Renzi è arrivato da Firenze con un jet privato”;



Renzi ammise. Era stata una necessità, così da partecipare in Firenze al funerale del procuratore capo dell’antimafia Luigi Vigna e tornare in tempo per il comizio. Ma allora perché mantenere intatta la sceneggiatura per intontire gli allocchi Quel volo, durato 40 minuti, sarebbe costato 2.750 euro e sarebbe stato pagato personalmente da Renzi “senza usare fondi della campagna elettorale”, ha spiegato Simona Bonafè, responsabile organizzazione del comitato Renzi. Il Corriere fiorentino stuzzicato dalla rivelazione di D’Alema ha annusato qualcosa di meno unico; E così è saltato fuori che Renzi sarebbe balzato non su un aerotaxi anche il 9 settembre 2012 onde raggiungere la Calabria per la campagna delle primarie, anche se a quel tempo non era ancora ufficialmente in campo .Il caso ha voluto che a Peretola, lo scalo fiorentino, vi siano dei testimoni che hanno visto Renzi montato su un Piaggio P180 Avanti II, che non è un vespino come pensiamo noi ignoranti, ma un jet. Scorgendo la ben nota chioma si sono anche appuntati la «targa» del velivolo, quello per l’andata e ritorno Firenze-Lamezia; Non solo. Sempre secondo il “Corriere” gli arrivi notturni di Renzi sarebbero stati più d’uno, come raccontano gli addetti del terminal toscano. Renzi ha utilizzato una sola volta un volo privato durante la campagna elettorale per le primarie”, spiega ancora Simona Bonafé, “la Fondazione Big Bang ha acquistato nei mesi scorsi un pacchetto di 10 ore di volo per le proprie attività”; Di questo pacchetto fa parte il volo utilizzato da Matteo Renzi domenica 9 settembre 2012 per raggiungere la Calabria”; Venerdì scorso, invece, per raggiungere Reggio Calabria Renzi ha utilizzato un normale volo di linea”, spiega il portavoce, “in classe economica come testimoniano i biglietti”. Ma non era uno solo il volo fatto da Renzi? . E le 10 ore – scrive su “Libero” Enrico Paoli - acquistate dalla Fondazione per un valore superiore ai 20 mila euro a che servono? Cambio merci con il camper? Il fatto è che i viaggi di peso, quelli adeguati al suo rango di statista, non li fa in camper, quello lo riserva agli occhi creduli della gente che fatica ad arrivare a fine mese.
In Germania a flirtare con Angela Merkel, giovedì 11 luglio 2013, c’è andato ovviamente in aereo, e ci mancherebbe; Non volo di linea, jet privato, non stiamo qui a pignoleggiare, per carità...così all’ora di pranzo, il sindaco si era presentato in abito blu ad un evento a due passi dall’aeroporto di Peretola; Sindaco dove sta andando? «Fatti gli affari tuoi», aveva risposto al cronista del “Corriere fiorentino” quasi fosse in missione come Rudolph Hess da Churchill per firmare la pace separata. Invece no, ma quasi, e a parti rovesciate: andava dalla Merkel. Infatti a poche centinaia di metri, in aeroporto, ad attenderlo c’era l’amico imprenditore Marco Carrai. Entrambi sono saliti su un jet privato pagato dalla Fondazione Big Bang, braccio operativo e cassaforte dell’attività politica renziana, e sono volati alla volta della capitale tedesca; A Firenze che mancasse quel dì non se n’era accorto nessuno: tanto non c’è mai, faceva più notizia se quel giorno si fosse fatto vedere in giro dalle parti di Santa Maria Novella. A Berlino, a proposito di trasparenza, ci è andato tenendo coperta la cosa. Perché? Per esibire tutta la sua umiltà come un diadema di Principessa vergin di servo encomio; Per questo Renzi non ha strombazzato l’appuntamento, forse anche perché temeva di essere accusato di intelligenza con il nemico; Ha lasciato astutamente trapelare la cosa post factum, quasi di malavoglia, senza darne conferma ufficiale. Ha fatto in modo che il rendez-vous fosse certificato dal portavoce del cancelliere tedesco, ullallà, e non con un comunicato polveroso, ma con uno sciccoso tweet. LA TECNICA DEL BLITZ, DAL CAMPER AL JET La tecnica del blitz a Berlino è la stessa esibita con il tour in camper. È una danza a due velocità e a doppio livello; Renzi studia di apparire modesto, terra terra, uno del popolo, usando mezzi esigui, ma un istante dopo, eccolo che scende dal camper mentale dell’umiltà, e ascende in mongolfiera alle altezze sideree dei potenti, a tu per tu, gongolante, ma strizzando l’occhio alla plebe Un po’ San Francesco in visita al “sultan superbo”, un po’ Masaniello con l’aria di uno che contemporaneamente adula e si gira poi per sbeffeggiare il potente di turno; Lo onora ma il suo ghigno simpatico fa sapere che il giorno dopo lo rottamerà; bacia la mano ma per troncargliela meglio; In questa attitudine specialissima nel respirare a 3 narici c’è tutto Matteo Renzi. Bravo Renzi.

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