L’incapacità, l’inefficienza e la mancanza
di tempestività nel prevenire, fronteggiare e risolvere le emergenze
spesso rischiano di ingigantire in maniera esponenziale l’entità dei danni, del
disagio, della paura e del dolore dei cittadini. Purtroppo gli ultimi 6 mesi di
stato emergenziale che hanno colpito l’Italia ne sono una prova che
avremmo voluto evitare di avere davanti agli occhi. In contesti come quello attuale,
in cui il territorio italiano è falcidiato da calamità naturali, praticamente senza
soluzione di continuità dall’estate scorsa, l’organizzazione e l’unità nazionale
possono veramente far la differenza. Potevano, anzi, visto che tutti gli interventi
realizzati dal governo, in particolare dall’agosto 2016 ad oggi, sono andati
nella direzione opposta. … Dopo il terribile terremoto del 24 agosto ad Amatrice
Matteo Renzi aveva solennemente dichiarato: “Nella mia responsabilità
di capo del governo
proporrò a tutte le forze politiche di collaborare su questi
temi. Con Casa Italia in ballo c’è il futuro dei nostri figli,
non di qualche ministero. E proporrò a tutti i partiti, anche a quelli di opposizione,
di dare una mano. Abbiamo decine di argomenti su cui possiamo dividerci e li litigare;
su questo lavoriamo insieme”. (29agosto2016) …Forza Italia ha sempre dato,
anche per bocca del presidente Silvio Berlusconi, la sua disponibilità a collaborare.
…Alle
parole e ai buoni propositi dell’ex presidente del Consiglio,
non sono seguiti i fatti (autentica costante del fu governo Renzi)… stesso governo che auspicava collaborazione a
tutto tondo si è intestardito nell’assurda missione di fare tutto da solo: ha fatto da solo e sbandierato il progetto ‘Casa Italia’, più
che un
progetto uno slogan senza una soli da struttura dietro; ha fatto da solo la nomina
politica di Vasco Errani a Commissario straordinario per il terremoto; ha fatto
da solo il primo decreto sul terremoto (approvato con grave ritardo solo il 17 ottobre,
presentato al Senato il 18 ottobre, insabbiato dal 25 ottobre nella Commissione
Bilancio di Palazzo Madama);
ha fatto da solo in Consiglio dei ministri, salvo intese,
il secondo decreto terremoto dopo il sisma di fine ottobre.
… Risultati ottenuti con questo
atteggiamento da parte dell’ex presidente del Consiglio?
1. EMERGENZE GESTITA MALE -L’emergenza terremoto è
stata gestita
con armi di distrazione di massa. Campeggia ovunque lo slogan ‘ricostruiamo tutto’,
quando ci sono da risolvere i problemi immediati. Una vergogna per un Paese civile
occidentale.
2. INEFFICIENZA- Il governo ha pensato di tamponare
goffamente la situazione con icontainer. Errore enorme. Allo stesso costo, se non
inferiore, ci sono aziende che erano in grado di fornire in 3 settimane casette
di legno sufficienti per tutte le zone terremotate. In 100 giorni all’Aquila sono
state costruite case in muratura, che la gente utilizza tutt’oggi.
3. CONFUSIONE-I sindaci dei comuni colpiti dalle calamità
brancolano nel buio. Sono spaventati e si sentono, giustamente, abbandonati. Non
hanno poteri straordinari e non possono agire per far fronte alle emergenze immediate.
Non hanno un interlocutore istituzionale privilegiato. I presidenti di Regione invece
sono latitanti. -Renzi, dopo photo opportunity delle prime ore e dopo le finte
visite private con media al seguito, è sparito dai radar: alla Leopolda, solo per
fare un esempio, nel suo discorso finale ha dedicato solo pochi minuti ai terremotati
e i l90% dell’intervento a referendum e faccende interne al Pd.
-Di tutta questa pesante eredità deve farsi carico
l’attuale presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, cercando di invertire la
tendenza. Come? Magari dislocando uno dei suoi ministri più capaci in pianta stabile
nei luoghi colpiti da terremoto ed emergenza meteo. L’esercito italiano potrebbe
organizzare dei moduli abitativi in grado di ospitare uffici e personale.
“Solo con una presenza fisica piena e costante di
un uomo di governo sul posto si possono coordinare al meglio le forze in campo
e scandire un crono programma per la gestione dell’emergenza; entro il giorno
tot. Sia realizzata la scuola, entro il tal altro giorno si consegnino le prime
case o le stalle. L’esercito realizza moduli per uffici e staff in Iraq,
figuriamoci se non potrebbe farlo ad Amatrice o Camerino” (Guido Bertolaso,
19/01/2017).
4. RUOLO DELLA PROTEZIONE CIVILE- Un governo attento
e lungimirante avrebbe corretto i poteri della Protezione Civile ed avrebbe nominato
un Commissario tecnico per gestire l’emergenza (come fece Berlusconi con Bertolaso)
e non un commissario politico per risolvere i problemi interni al Partito democratico. Una guida tecnica, già dopo
il terremoto del 24 agosto, avrebbe gestito in modo professionale l’emergenza del secondo sisma in centro Italia. -Cosa ha fatto
il governo da agosto ad oggi? Ha dato solo parvenza di efficientismo, con dichiarazioni
alti sonanti e dazioni che hanno appesantito una situazione già estremamente drammatica.
Il deterrente principale di situazioni di emergenza
come questa è una risposta di governo e di Istituzioni chiara e trasparente,
con ruoli e compiti ben precisi. Si è scelta la strada della confusione,
delle passerelle mediatiche, degli slogan e dello sguaiato ottimismo e il
risultato è sotto gli occhi di tutti. …Lo Stato non solo non ha ricucito
le ferite del terremoto, ma ha affrontato l’emergenza neve con una superficialità
sconcertante…
La Protezione Civile va messa in condizione di lavorare
al meglio per raggiungere il livello massimo di efficienza. La tempestività può
salvare decine di vite umane, come dimostrato in passato. …Il terremoto, purtroppo, non
la sciagli stessi spazi di manovra ed intervento di altre emergenze naturali. Ma
si deve implementare l’analisi degli eventi sismici nel nostro territorio.
5.VAGHEZZA SU FUTURO ED ECONOMIA - E' fondamentale
garantire e ripristinare l'economia dei piccoli centri colpiti. Le piccole
aziende locali, che permettono di vivere a dintere famiglie, vanno rimesse in moto
con gli aiuti dello Stato e con politiche serie e determinate. Il tessuto economico
va assolutamente salvaguardato. L’aiuto delle istituzioni europee è imprescindibile,
ma il timone resta sempre nelle mani del governo italiano.
CONCLUSIONI:
- … L’auspicio è
che si faccia
più in
fretta possibile. Abbiamo chiesto a gran voce sia al governo che ai vertici della
protezione civile di venire in Parlamento per riferire su quanto sta accadendo.
Dobbiamo dare in maniera coesa una spinta necessaria alla ricostruzione; bisogna
fare in fretta. …Forza Italia sta chiedendo a gran voce
un segno tangibile di discontinuità rispetto al precedente governo. Basta con i
protagonismi in salsa renziana, basta fare tutto da soli senza coinvolgere le opposizioni.
Il Paese ha bisogno di investimenti e quei 3,4mld di euro di deficit per i quali
rischiamo una procedura d’infrazione, sono la prova provata di quanti errori siano
stati commessi in preda ad una sfrenata voglia di comprare consenso. Gli italiani
hanno risposto con i fatti, le donazioni fatte privatamente ne sono la dimostrazione.
Tra l’altro come previsto dalla legge, purtroppo tali donazioni
saranno utilizzabili solo dalla seconda metà di febbraio, ovvero nella fase che
dovrebbe essere di ricostruzione, sperando che la fase di emergenza sia già terminata
e la natura riesca ad essere più clemente nei confronti di un Paese in
ginocchio
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