L'esponente popolare vince al ballottaggio 351
voti contro i 282 dell'avversario. Il neo-eletto: "Dedico questo risultato
alle vittime del terremoto che ha colpito il mio paese. Antonio Tajani, del
Partito popolare europeo, è stato eletto presidente del Parlamento Ue con 351
voti dall'Assemblea di Strasburgo, contro i 282 ottenuti dal candidato
socialista Gianni Pittella nel ballottaggio tra i due. Romano, cattolico, ex
ufficiale dell'aeronautica, giornalista, ex commissario europeo, grande tifoso
juventino e, soprattutto, per anni l'uomo di Berlusconi a Bruxelles: in
sintesi, è questa la storia di Antonio Tajani. Dopo il liceo al Tasso di Roma,
la laurea in giurisprudenza e l'aeronautica, con specialità in difesa aerea,
Tajani si lancia nel giornalismo, prima a 'Il Settimanalè, quindi al Gr1 e
infine come responsabile della redazione romana de 'Il Giornale'. Da qui,
grazie a Silvio Berlusconi, il
passaggio alla politica, che aveva già abbracciato in gioventù con la militanza
nel Fronte Monarchico giovanile.
Tajani è uno dei fondatori di Forza Italia,
coordinatore regionale del partito nel Lazio e portavoce del Cavaliere, nel
governo Berlusconi I del 1994-95. Sconfitto alle elezioni per il parlamento
nazionale nel 1996 nel collegio di Alatri e quindi da Walter Veltroni per la
corsa a sindaco di Roma nel 2002, Tajani ha decisamente più fortuna in Europa.
Approdato a Strasburgo nel 1994, è eletto eurodeputato ed è uno degli artefici
dell'ingresso di Forza Italia nel gruppo Ppe, di cui diventerà vicepresidente
nel 2002.
Rieletto costantemente al Parlamento europeo, in
cui difende a più riprese Berlusconi dagli attacchi portati dal centro sinistra
dell'emiciclo, abbandona nel 2008 Strasburgo per prendere il posto di Frattini
nella Commissione Barroso I, di cui diventerà vicepresidente e titolare ai
trasporti, supervisionando il salvataggio di Alitalia e promuovendo la carta
dei diritti dei passeggeri aerei. Nel 2009 entra nel gabinetto Barroso II e
passa all'Industria e al Turismo. Di questi anni è la battaglia, vinta, contro
la chiusura della fabbrica della Tenneco a Gijon, in Spagna, che gli valse il
nome di una strada della città asturiana. Una lotta che Tajani stesso ha voluto
ricordare, in spagnolo, nel suo intervento in plenaria prima del voto. Nel 2014
il governo di Matteo Renzi punta tutto su Federica Mogherini per il ruolo di
Alto rappresentante. Tajani abbandona la Commissione rinunciando ai 468 mila
euro di indennità ma rimanendo in Europa, eletto ancora a Strasburgo per Forza
Italia. Due anni e mezzo fa l'Eurocamera lo elegge primo vicepresidente con un
record di voti.
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