Non bastava il ritorno di Silvio Berlusconi. Pronto a riprendersi il
centrodestra e a
guidarlo alle prossime elezioni. Ora Matteo Salvini deve fare i conti con un
altro "vecchietto terribile". Pronto a riprendersi la Lega. Umberto
Bossi non ha dubbi: "La base non vuole più Salvini, non vuole più uno
che ogni giorno parla di un partito nazionale". "Il 16 dicembre -
aggiunge - scade il mandato di Salvini". E allora ecco partire la
richiesta di una convocazione immediata del congresso federale: "Il nuovo
segretario lo deciderà il congresso. Il congresso è sovrano".
Il Senatur è un fiume in piena e non si risparmia: "Salvini ha i
voti? I voti non servono a niente, se non sai per che cosa li prendi. Alla
base, soprattutto in Lombardia e in Veneto, non frega niente dell'Italia".
Serve un nuovo segretario, uno che si attenga allo Statuto e non faccia quello
che vuole".
A stretto giro di posta ecco la risposta di Salvini: "Tutti
i militanti della Lega sono impegnati, non a chiacchierare, ma nelle piazze per
fare campagna per il No al referendum, perché la riforma cancella ogni tipo di
autonomia e qualsiasi speranza di auto-governo e federalismo: questo stanno
facendo la Lega e i leghisti; altro è tempo perso. Si parla della
Costituzione e del futuro dei nostri figli... e non delle beghe di partito.
Andiamo avanti".
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