Deve essere una sorta di pena del contrappasso. Costretto per tutta la
sua carriera politica a difendersi dalle toghe (e un po' anche dalle donne), Silvio
Berlusconi si ritrova ora nella non invidiabile posizione di dover
tifare per un giudice. Donna. Il sostituto pg della Cassazione, Francesca
Ceroni, ha infatti chiesto di accogliere il ricorso dell'ex premier
e di rivedere, al ribasso, l'assegno di mantenimento versato nei tre anni
di separazione a Veronica Lario prima della sentenza di divorzio. La
richiesta è stata presentata davanti alla prima sezione civile della Suprema
Corte, chiamata a confermare o meno la sentenza con cui, nel 2014, la sezione
famiglia della Corte d'Appello di Milano ridusse da 3 a 2 milioni di
euro l'assegno di mantenimento per l'ex moglie di Berlusconi relativo al
periodo di separazione della coppia. La decisione dei supremi giudici si
conoscerà entro un mese, con il deposito della sentenza e delle sue
motivazioni, come accade per tutte le cause civili. Berlusconi, che ha
divorziato da Veronica Lario nel febbraio 2014, ha anche impugnato,
davanti alla Corte d'Appello di Milano, il provvedimento con cui il tribunale
di Monza ha stabilito a favore della sua ex moglie un assegno di divorzio
di un milione e 400mila euro. La decisione dei giudici di secondo grado è
attesa entro la fine di quest'anno.
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