mercoledì 23 novembre 2016

NAPOLITANO UOMO CASTA SIMBOLO DEL SÌ


MAURIZIO BELPIETRO - C'è un'accozzaglia di signori che tifa per il Sì. Di questo «raggruppamento indiscriminato e disparato» (definizione tratta dal dizionario Devoto Oli) fanno parte Gad Lerner e Denis Verdini, Michele Santoro e Mirello Crisafulli, Giovanni Bazoli e Vincenzo De Luca, Giorgio Napolitano e Giuliano Ferrara, Carlo De Benedetti e Pier Ferdinando Casini, Vincenzo D'Anna e Fabrizio Cicchitto, ovvero tutta gente che notoriamente e da sempre lotta senza tregua contro la Casta. Così quanto meno pare pensarla il presidente del Consiglio, che durante la puntata della trasmissione di Rai 3 condotta da Lucia Annunziata, ha punzecchiato Maurizio Landini, accusandolo di difendere la classe politica al potere e di impedire che l'Italia cambi verso rinnovandosi. Peccato che nell'accozzaglia di sostenitori del Sì vi siano alcuni degli esponenti più longevi della Casta, ovvero gli stessi che dà almeno 30 se non 40 anni dettano legge in Parlamento, nelle banche e in tv. Si può ragionevolmente pensare che Giorgio Napolitano, il quale a novant'anni suonati ha assicurati, oltre allo stipendio e alla pensione, uno stuolo di portaborse, non sia un autorevole rappresentante della Casta? E si può ragionevolmente credere che Michele Santoro, uno che dalla Rai, cioè da un'azienda pubblica, è entrato e uscito più volte riuscendo sempre a guadagnarci, ottenendo anche di trascorrere una breve vacanza all'Europarlamento, non faccia parte della Casta, per lo meno di giornalistica? E allora forse, visto che l'accozzaglia è            equamente distribuita, che a sostenere il si ci sono «vecchi arnesi» esattamente come tra chi sostiene il No, forse sarebbe ora di mettere da parte l'arma della retorica anti Casta tanto cara al presidente del Consiglio e andare dritti al sodo della riforma, senza ulteriormente scomodamente scomodare l’argomento del vecchio contro il nuovo, che non solo non ha fondamento, ma che rischia di essere un boomerang.



Nessun commento:

Posta un commento