lunedì 21 novembre 2016

DEBITO PUBBLICO, L’ASCESA DI TRUMP FA SALIRE GLI INTERESSI. COSI’ IL PESO CHE GRAVA SULL’ITALIA PUO’ DIVENTARE INSOSTENIBILE. POVERA ITALIA CHE NON HA RIDOTTO IL DEBITO PUBBLICO


L'elezione del tycoon ha provocato un aumento generalizzato dei rendimenti dei titoli di Stato, perché i mercati si aspettano che le sue scelte economiche inducano la Fed a muoversi in quella direzione. Il Tesoro quindi pagherà di più sulle nuove emissioni. Questo mentre la deflazione fa aumentare il rapporto tra l'indebitamento e il Pil. Gli effetti sui mercati più immediati e vistosi dell’elezione di Donald Trump sono stati il rafforzamento del dollaro e un aumento generalizzato dei rendimenti dei titoli di Stato. Entrambi hanno una matrice comune: l’idea che le scelte economiche della nuova amministrazione Usa produrranno maggiore inflazione e quindi indurranno la banca centrale statunitense a muoversi più in fretta nel percorso di rialzo dei tassi. La prospettiva dell’aumento dei tassi fa scendere i prodotti finanziari – Un aumento dei tassi, o semplicemente la prospettiva che questo accada, provoca un immediato adeguamento dei rendimenti di tutti i prodotti finanziari. Ma l’unico modo in cui il rendimento di un titolo di Stato può scendere o salire è la variazione del valore dello stesso titolo. Bund, Btp, Treasury eccetera pagano infatti una cedola fissa che non cambia mai. Ad esempio un titolo decennale che vale 100 e rende il 10% pagherà ogni anno sempre 10. Se però nel frattempo i rendimenti salgono (a titolo di esempio di un altro 10%), il valore del titolo scende. Se viene scambiato a 50 invece che a 100 e la cedola è ancora di 10 l’interesse pagato diventa del 20%. Oggi i mercati si attendono che i titoli di Stato di prossima emissione renderanno più di quelli in circolazione e quindi il loro valore si adegua automaticamente. Questo non sta accadendo solo in Italia. I rendimenti dei titoli decennali Usa sono saliti fino al 2,3%, il bund tedesco è passato dal -0,2% di ottobre al +0,3%, i Btp italiani a 10 anni sono saliti fino al 2,2% sui massimo da oltre un anno. L’Italia però, come spesso accade, vive anche dinamiche particolari. In qualche misura incidono anche le incertezze legate al referendum del 4 dicembre, come dimostra l’allargamento del differenziale di rendimento rispetto ai titoli spagnoli

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