"Fidel Castro è stato protagonista storico di grande
rilievo sul piano mondiale del secolo scorso, e si è caratterizzato come un
costruttore di un esperimento di stato fondato sulla mobilitazione e il sostegno
popolare, fin quando non sono balzate in primo piano e divenute contraddizioni
fatali le componenti autoritarie e la subordinazione agli schemi sovietici e al
blocco ideologico-militare guidato da Mosca". Lo afferma il presidente
emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, in una nota.
"Fidel Castro - prosegue - è stato nel contempo mito ideale e
politico per grandi masse di militanti della sinistra nel mondo, nella stessa
Europa e nel nostro paese. Anche per il suo straordinario carisma personale ha
ispirato movimenti rivoluzionari, in particolare nell'America Latina, e
alimentato speranze immaginando un futuro libero dal dominio capitalistico. La
Cuba di Castro è stata anche al centro in vari momenti di tensioni tra le
maggiori e più pericolose tra i blocchi dell'Est e dell'Ovest nel periodo della
guerra fredda e oltre. La sua rivoluzione contro il regime di Batista non era
stata guidata da ostilità verso gli Stati Uniti, ma piuttosto da vicinanza alle
grandi tradizioni di libertà di quel paese. È giusto rendere omaggio oggi alla
sua figura per l'esperienza complessa e drammatica che ha rappresentato nelle
sue luci e nelle sue ombre, e per la lungimirante apertura con cui negli ultimi
anni ha assecondato un processo di avvicinamento all'Occidente e di superamento
delle barriere che avevano a lungo tenuto isolata la sua Cuba".
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