Vincenzo Galassini consigliere
provinciale Forza Italia. Se
va bene, gli emiliano romagnoli non si accorgeranno di nulla. Nel retrocucina,
però, la Regione prepara il terreno per cambiare faccia al riassetto
istituzionale, riorganizzando le Province ma allo stesso tempo mantenendo i
servizi sul territorio. La regione ha
presentato il progetto di legge di
riordino istituzionale, ora in rampa dì lancio per la discussione e l'ok definitivo
in assemblea legislativa. «Per tutto il 2015 garantiamo la continuità funzionale
dei servizi», la cui : «articolazione resta sui territori». In altre parole, i
«cittadini non si renderanno i conto dei cambiamenti che i servizi continueranno
a funzionare», Intanto si parte con la riorganizzazione, che coinvolgerà non
solo le Province. Nascerà infatti la nuova Agenzia
regionale per il lavoro, a cui faranno capo tutti i centri per l'impiego. «
Cambierà volto anche l'Arpa, a cui saranno affidati anche
tutti i compiti delle Province in
materia ambientale, mentre la parte che
riguarda prevenzione e difesa del suolo sarà riunificata sotto l'Agenzia regionale di Protezione civile.
Infine, l'agricoltura tornerà in mano
alla regione, anche per «garantire una
migliore gestione dei fondi europei». Cuore
del riassetto è però il destino dei circa 4mila
dipendenti provinciali: tutti, «entro la
fine del 2016 avranno una collocazione certa». Circa 2mila dipendenti resteranno in capo alle Province per le funzioni base assegnate dalla legge Delrio. Circa un
migliaio saranno trasferiti invece alla Regione e alle sue agenzie (come Arpa o
Protezione civile) per i settori agricoltura, ambiente e lavoro. Di questi,
però, solo un centinaio cambierà fisicamente
ufficio: gli altri resteranno sui
territori per svolgere gli stessi servizi attuali. Inoltre, circa 400 persone andranno in pensione entro la fine
del 2016. «Non ci saranno esuberi», già nel bilancio 2015, del resto, la Regione aveva
stanziato in via straordinaria 28
milioni di euro per garantire stipendio e posto di lavoro ai dipendenti delle Province considerati in eccesso dal governo, come è successo per le
ex Comunità Montane. Resta in sospeso la
questione della Polizia provinciale, che è materia di cui si sta occupando il ministro
Marianna Madia nella riforma della
pubblica amministrazione.
INTANTO AUMENTANO GLI
AUTOVELOX PER FARE CASSA
"La viabilità stradale richiede sistemi idonei per rendere la
circolazione più sicura, ma l’installazione di autovelox fissi non deve
rappresentare solo lo strumento per fare introitare facili soldi alla
Provincia.
"Nel 2014 le sanzioni amministrative totali sono 420.641,05, se si
considerano, inoltre, anche quelle dei settori ambiente, agricoltura, boschiva
e altri di cui, come si accennava, ben 302.069,11 solo per violazioni al codice
della strada. E’ difficile, dunque, non definire determinati provvedimenti
molto utili non solo per una buona prevenzione ma soprattutto per fare cassa" OCCHI
RAGAZZI, LE PROVINCE SONO RIMASTE E AUMENTANO LE MULTE. Vincenzo Galassini
consigliere provinciale Forza Italia
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