Rodolfo Ridolfi* . L’augurio che
possiamo fare a chi è chiamato ad amministrare è che affronti le tante
criticità della città rimaste irrisolte in questi ultimi cinque anni, a partire
dalla difesa dell’Ospedale e della Pediatria e dell’occupazione già in una situazione
critica e sulla quale si addensano le ombre della Cisa. A tutte le altre forze
che hanno idee e proposte per la città di esprimerle in una proposta di governo
alternativo per poterle presentare fra cinque anni agli elettori. L’esito
elettorale di Faenza dimostra che anche in Romagna il governo delle città è
oggi contendibile come poteva esserlo quello della Regione se i moderati avessero ritrovato unità, idee comuni e
persone preparate e capaci di riportare la gente ad interessarsi del bene
comune delle città e dei territori. A Faenza il sindaco del centrosinistra ha
ottenuto oltre il 51,8% delle preferenze e a vinto per meno di 900 voti, mentre
lo sfidante, il consigliere comunale leghista Gabriele Padovani sostenuto da
Rinnovare Faenza-F.I. che sarà in consiglio e da altre liste, che non avranno
rappresentanza in consiglio comunale, si è fermato al 48,1%. Al primo turno
Malpezzi, sostenuto anche dall' Idv e da due liste civiche, Insieme per
cambiare e La tua Faenza aveva ottenuto il 45,01% dei voti, mentre Padovani,
appoggiato dalla Lega Nord e da una lista civica, aveva incassato il 20,34% dei
consensi, un pelo sotto il risultato delle elezioni regionali di novembre, ma
+7% rispetto al 2010 (nonostante un calo di voti alla lista del carroccio). Nel
ballottaggio complessivamente hanno votato solo in 24.734 su 45.242 aventi
diritto al voto. In questo quadro, poco rappresentativo, dove solo un faentino
su due ha votato, bisogna riconoscere, che rispetto ai disastri del PD a
Venezia, Arezzo e un po’ in tutti i Comuni d’Italia, compresa la Sicilia, dove
il PD ha perso tutti i ballottaggi con i 5 stelle, per Giovanni Malpezzi
mantenere la carica di Sindaco è stato certamente un risultato in
controtendenza.
Per la Lega e per tutte le liste che hanno sostenuto Gabriele Padovani
al ballottaggio è stata una occasione persa. Evidentemente qualcosa non ha
convinto fino in fondo i faentini se si pensa agli 831 voti pari a più del 3%
(240 schede bianche e 591 nulle), insieme ad ulteriore calo dei votanti di quattro
punti rispetto al 58,95% del primo turno che hanno determinato l’insuccesso di
Padovani e del centro destra che si ritroverà in consiglio comunale con soli 5
consiglieri.(3 Lega, 1 Padovani Sindaco e 1 Rinnovare Faenza-F.I). Al di là
della vittoria di Malpezzi che potrà contare su una maggioranza ampia di 15
consiglieri (12 del Pd), è chiaro come i veri vincitori di queste elezioni
siano la rassegnazione dei faentini e la sfiducia in un progetto di cambiamento
di governo della città rappresentato da oltre il 50% dell’elettorato che non ha
votato né l’uno né l’altro schieramento.
Al di là della vittoria di Malpezzi che potrà contare su una
maggioranza ampia di 15 consiglieri (12 del Pd), è chiaro come i veri vincitori
delle elezioni faentine siano la rassegnazione dei faentini e la sfiducia in un
progetto di cambiamento di governo della città rappresentato da oltre il 50%
dell’elettorato che non ha votato né l’uno né l’altro schieramento
Nel 2016 a Rimini e a Ravenna può accadere ciò che è in Toscana ed in
Umbria è accaduto se il modello del cambiamento sarà quello di Arezzo o di
Venezia. Unità di tutti i moderati con candidati non necessariamente
espressione diretta di un partito che non siano arruffapopoli e solo coaguli
del lamento ma personalità forti, con cultura e capacità di governo maturate
nell’ ambito del lavoro, dell’impegno associativo ed anche nei ruoli dove si
arriva non per nomina o cooptazione ma attraverso il consenso degli elettori.
Si vince uniti: contro la sinistra conquistando l’elettorato di centro. Questo
è il dato che è emerso forte e chiaro dalle elezioni regionali e comunali. Il
centrodestra unito, tenendo conto di liste civiche o meno, di liste personali
oppure no, può vincere anche a Ravenna e a Rimini nel 2016.
*Coordinatore di Azzurri ‘94
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