Berlusconi è esattamente
l'opposto di questa maniera superficiale di intendere la politica e i suoi
drammi. Essi hanno a che fare con la vita delle persone: tasse,
immigrazione insostenibile, disoccupazione. Berlusconi pur partendo da una
condizione di minorità per assenza di libertà prima e per emarginazione
televisiva poi, ha saputo costruire dove è stato possibile un'alleanza
vincente.
Ha lanciato Toti, che si è
assunto il compito della sfida e ha vinto magnificamente in campo avverso.
Certo Berlusconi ha pagato un
prezzo pesantissimo al suo senso di responsabilità, e ha poi lasciato libero e
generoso campo alla baldanza di Matteo Salvini, della
cui crescita siamo felici.
La squadra promette di vincere lo
scudetto, e i ruoli si vedranno Noi abbiamo un sacco di giocatori, i nostri
elettori, che dobbiamo convincere a scendere nell'arena, e a rinunciare al
ruolo passivo di astenuti. La scommessa è questa.
La politica per noi c'entra con
le pensioni, che non vanno rubate, con le case della gente, che non possono più
essere depredate del loro valore con imposte vampiresche.
Nel 1994 Berlusconi e Forza
Italia la fecero corta con il teatrino della Prima Repubblica, ora la
faremo con le partite virtuali alla play-station. Game Over, caro Renzi.
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