giovedì 3 gennaio 2013

SULLA MOSCHEA ESULLA COMUNITA’ MUSSULMANA A RAVENNA IL PDL -PURTROPPO- AVEVA RAGIONE



Le dichiarazioni dell'associazione Life circa i retroscena interni alla Comunita' musulmana in merito alla futura gestione della Moschea fortemente voluta dall'amministrazione Matteucci, gettano un'inquietudine enorme sul futuro della convivenza civile nella nostra città. Chi, come il sottoscritto, da tempo non teme il politicamente scorretto ogni qual volta vi e' da rappresentare la mancanza di trasparenza della Comunità musulmana e l'alone di buonismo di fondo con il quale ogni evento ad essa riconducibile viene accolto dall'opinione pubblica più accondiscendente con l'amministrazione comunale non può che constatàre con tristezza che ancora una volta il castello di belle parole e di rassicurazioni non regge alla prova dei fatti. La nostra città già aveva dovuto subire l'onta delle vergognose manifestazioni anti-cristiane seguite ai fatti del giorno di Pasqua messe in atto nel più assoluto spregio di ogni regola da parte di presunti musulmani radicali mai contestati dai presunti musulmani moderati e ora ecco che diventa palese cio' che le opposizioni affermano da tempo, ovvero che il progetto della Moschea più grande della regione per una comunità locale ufficialmente di gran lunga più esigua, nasconde intenzioni ben più subodole e pericolose.  Sia ben chiaro: l'amministrazione comunale di Ravenna ha delle responsabilità enormi e non puo' trincerarsi dietro il finanziamento ufficialmente privato per la sua costruzione o il diritto "costituzionalmente garantito" della liberta' di culto per chiunque, perché quel progetto e' stato orchestrato nei minimi dettagli con tanto di variante al Piano regolatore e difesa d'ufficio persino delle dimensioni esagerate della stessa da parte del Sindaco in persona. Ora ci diranno che stanno indagando, che non vi e' nulla da preoccuparsi e che tutto va bene "Madama  La Marchesa". Non è così e noi continueremo ad avere il coraggio di dirlo. 
Alberto Ancarani

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