Per capire quello che sta
succedendo oggi bisogna fare un salto nel 2007. Quando Mps, la più antica banca
italiana, compra da Santander
Antoneventa a un prezzo di gran lunga superiore (10 miliardi di euro) rispetto
a quello che era stato pagato (6,5 miliardi di euro) dal gruppo spagnolo solo
tre mesi prima . Se è vero che Mps diventa la terza banca del Paese con oltre
tre mila sportelli, è altrettanto vero che dall'acquisizione a prezzi
stratosferici cominciano molti guai per l'istituto di credito senese.
Sull'operazione la Procura apre un'inchiesta per capire se fu accompagnata da
un giro di tangenti a politici e intermediari. Così la banca storicamente
vicina alla sinistra, diventa una sorvegliata speciale sia da parte dei mercati
che della magistratura. I risultati di bilancio sono pessimi e peggiorano con
il passare degli anni. Mps si lancia quindi in operazioni finanziarie che si
trasformano in un boomerang per i propri conti, presiti, derivati, e chiede un
aumento di capitale ai propri soci nel tentativo di chiudere il buco. Ieri,
mercoledì 23 gennaio, Giuseppe Mussari,
presidente dell'Abi, ed ex presidente di Mps si è dimesso in seguito allo
scandalo derivati conclusi nel 2009. I Monti-bond Lo scorso dicembre,
contro il parere di Mario Draghi,
il governo italiano ottiene il via libera dalla Ue per l'erogazione di 3,9
miliardi di euro di aiuti di Stato alla banca senese. La formula
allunga-debito, prevede che alla scadenza del prestito o Mps rimborsa o fa
entrare lo Stato nell'azionariato. Ed oggi sono proprio i Monti-bond che
infiammano la polemica politica. Sì,
perché l' Imu sulla prima casa che tutti gli italiani proprietari di
immobili hanno dovuto versare entro lo scorso dicembre, ammonta proprio a 4
miliardi di euro. "Le banche hanno badato troppo alla finanza e poco
all'economia reale, alle famiglie e alle imprese. Monti ha coccolato le banche
e dato schiaffi al ceto medio". ha detto il segretario del Pdl Angelino Alfano, dichiarando ai tg in
via dell'Umiltà. "Noi abbiamo due richieste precise per le banche -
prosegue Alfano - la prima è restituire all'economia reale, alle famiglie e
alle imprese, i soldi avuti a basso tasso di interesse dalla Bce; il secondo
riaprire i rubinetti del credito".
Amico dei
banchieri "La vicenda che ha coinvolto il dimissionario presidente
dell'Abi, Giuseppe Mussari, è gravissima. Ma è ancor più grave che il governo
Monti abbia finanziato le casse del Monte dei Paschi di Siena con un prestito
da 3,9 miliardi di euro, cifra equivalente all’Imu sulla prima casa, l’imposta
con cui questo esecutivo ha tartassato gli italiani", denuncia Antonio Di Pietro. "Si tratta di
soldi pubblici, presi dalle casse dello Stato e dalle tasche dei cittadini, e
versati a Mps da questo governo di banchieri", aggiunge Di Pietro,
"Tutta quest’operazione rappresenta l’ennesimo schiaffo alle famiglie
italiane salassate da Monti con le politiche del rigore. Politiche che hanno
fatto pagare il costo della crisi ai lavoratori, ai giovani, ai pensionati, ai
più onesti, alle piccole e medie imprese e agli artigiani che, in questo
momento, sono presi per il collo dal sistema bancario. Ci auguriamo che la
magistratura faccia al più presto luce su questa torbida vicenda". "In tutta la vicenda che sta
emergendo riguardo al Monte dei Paschi di Siena, si conferma che gli azionisti
e i clienti, cioè i cittadini, sono sempre e semplicemente carne da
macello". Lo afferma Sandro Bondi,
del Pdl, che aggiunge: "Mentre le conseguenze delle scelte avventate
compiute dai vertici della Banca vengono coperte dagli aiuti del governo Monti,
i rubinetti dei prestiti alle imprese e alle famiglie vengono chiusi
determinando un’ulteriore spinta alla recessione".Questa è la filosofia
del governo Monti: difendere i ceti oligarchici contro il popolo. Proprio la
funzione che nell’antica Roma era affidata alla figura del dictator: 'Adversus
plebem dictator'", conclude Bondi. Cianciano,
cianciano i compagnucci. Ma il Pd non ha nulla da dire su 4 miliardi
tosati agli italiani con l'Imu e buttati al Monte dei Paschi?".
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