Il messaggio del presidente del
Consiglio Silvio Berlusconi per la Giornata della memoria. "Undici anni fa
il Parlamento ha istituito in Italia la Giornata della Memoria. Da allora, il
27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, ricordiamo
solennemente ’lo sterminio del popolo ebraico (la Shoah), le leggi razziali, la
persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la
deportazione, la prigionia, la morte, nonche’ coloro che, anche in campi e
schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, e a rischio
della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. La
Giornata della memoria e’ un tributo doveroso alle vittime di quel tragico
passato ma soprattutto un monito per il presente. Il ricordo e’, infatti, il
miglior antidoto affinche’ quello che e’ stato non si ripeta mai piu’. Noi
tutti sappiamo che nei confronti del razzismo e in particolare
dell’antisemitismo non si puo’ abbassare la guardia. Negli anfratti
dell’ignoranza cova ancora un odio cieco contro gli ebrei. Lo conferma la
recente pubblicazione in un sito americano di una lista di personalita’
italiane di religione ebraica additate come ’facce da cancellare’. Fatti cosi’
gravi e preoccupanti confermano l’importanza del Giorno della Memoria e ci
rafforzano nell’impegno a contrastare con determinazione i sentimenti antiebraici.
Per questo, con l’Unione delle Comunita’ Ebraiche italiane, abbiamo promosso in
occasione delle celebrazioni per il Giorno della Memoria una Tavola rotonda sul
pregiudizio antiebraico nell’epoca di internet".
"L’obiettivo e’ condurre una
riflessione sui rischi di diffusione attraverso la rete di stereotipi razzisti,
mistificazioni e falsi storici. Inoltre, abbiamo avviato una campagna rivolta a
tutti gli italiani per raccogliere nei nascenti Musei dell’ebraismo e della
Shoah ogni documento relativo alle persecuzioni razziali, le pagine piu’ buie
del nostro passato. Io sono convinto che con l’arma della verita’ e della
cultura si possano vincere i pregiudizi antiebraici e ogni distorta lettura
della Storia". "Il messaggio che dobbiamo dare, soprattutto ai nostri
giovani, e’ che l’antisemitismo e’ un sentimento disumano e ignorante. Perche’
la persecuzione di un individuo e di una comunita’ e’ sempre ingiustificabile.
Perche’ le radici giudaicocristiane sono alla base della nostra Civilta’ e dunque
odiare gli ebrei significa disprezzare se stessi. Perche’ il contributo di
uomini politici, intellettuali, artisti e scienziati di origine ebraica e’
stato determinante per la crescita del nostro Paese. A questo proposito,
nell’anno in cui celebriamo i 150 anni di unita’ nazionale, e’ giusto ricordare
con particolare riconoscenza proprio l’impegno delle donne e degli uomini di
religione ebraica nel Risorgimento e nell’Italia liberale. La nostra Civilta’ e
il nostro Paese devono molto agli ebrei. Per questo, a nome mio personale e del
governo, voglio ribadire un nostro impegno assoluto: noi non lasceremo mai soli
gli ebrei a combattere l’antisemitismo. E tutti insieme faremo in modo che
dalla Giornata della Memoria possa scaturire una sempre piu’ solida difesa
contro ogni forma di razzismo. Questo affinche’, come ha auspicato Elie Wiesel,
il nostro passato non diventi il futuro dei nostri figli".
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