Marcia indietro – 18 aprile 2014 (prima delle elezioni
europee), Matteo Renzi, annuncia in pompa magna l'abolizione della norma che
prevede l'obbligo di pubblicare sui quotidiani gli avvisi di bandi e gare.
"E' la #svoltabuona" abbiamo pensato tutti, considerato che in tanti
ci hanno provato nel passato, tutti sconfitti dalle lobby dei giornali. Matteo
Renzi si era mostrato sicuro: "Sono solo 120 milioni di euro, ma è un
segnale". 3 giugno 2014 (dopo le elezioni europee): le Commissioni
Bilancio e Finanze del Senato approvano un emendamento presentato dal Pd, vale
a dire dal partito del Presidente del Consiglio, che "cassa" la norma
voluta da Renzi. E' la regola degli annunci: basta conclamarli, inutile
realizzarli. E' la regola di Matteo: illudere
gli italiani.
POVERI
NOI: IMU – TASI - TARI
“Il combinato mal disposto di
Imu-Tasi-Tari potrebbe essere letale per le imprese italiane”. Lo ha detto
questa mattina Sangalli, Presidente di Confcommercio, ribadendo quello che noi
sosteniamo da tempo. “Non soltanto c’è il rischio di un incremento di pressione
fiscale, nonostante la buona volontà e le condivisibili dichiarazioni d'intenti
di questo governo, c’è anche un problema di crescente incertezza su quanto,
quando e come pagare questi complicatissimi tributi”. Peccato che la buona
volontà e le dichiarazioni di intenti non bastano, e a pagare, nemmeno si sa
quanto e quando, saranno sempre gli italiani tutti, famiglie, liberi
professionisti, aziende e imprese.
Nessun commento:
Posta un commento