Lunedì scadono
i termini per pagare la Tasi. Per un italiano su due il conto sarà più salato:
con l'aliquota al 2,5 per mille la media nazionale a 231 euro. L'imposta estesa
a 5 milioni di famiglie in più. Le associazioni di consumatori: "Rischia
effetto devastante"
Un coccolone per chi,
incassato il bonus di 80 euro in busta paga, adesso
deve far fronte a una serie di rincari e nuovi balzelli che non lasciano fiato.
Secondo uno scrupoloso studio del servizio politiche territoriali della Uil,
che ha incrociato oltre 75mila combinazioni diverse, per il 52,8% delle
famiglie italiane la Tasi sarà più pesante dell'Imu.
Una famiglia su due
pagherà di più. Ma quanto salata? Per Adusbef e Federconsumatori si tratterà
addirittura di una vera e propria stangata generalizzata. "Le detrazioni, laddove applicate,
sono inferiori a quelle che si pagavano precedentemente con l’Imu", fanno
notare le associazioni di consumatori sottolineando che la nuova imposta sugli immobili "si attesterà nella
media nazionale a 231 euro qualora sia fissata al 2,5 per mille".
Ma quel che è peggio è che la Tasi dovrà essere pagata anche da 5 milioni di
famiglie che prima, grazie alle detrazioni sulla prima casa e alle basse
rendite catastali, non pagavano affatto l'Imu. Di queste, infatti, la metà che
beneficerà di una minima detrazione passerà dal non pagare affatto a una media
di 118 euro. L'altra metà senza detrazione arriverà addirittura a sborsare 183
euro. "Una condotta
scandalosa e inaccettabile quella delle amministrazioni comunali, che non sono
state in grado di tutelare le fasce più deboli della popolazione definendo
detrazioni adeguate", affermano Rosario Trefiletti ed Elio
Lannutti. Secondo i dati pubblicati dalle associazioni dei consumatori, l'impatto
della nuova imposta voluta dall'ex premier Enrico Letta rischia di essere devastante.
Soprattutto per i nuclei famigliari più in difficoltà.
Da qui l'appello al
governo Renzi a intervenire per rimettere mano alle detrazioni. Mentre Renzi va
in giro per l'Italia a vantarsi di aver dato un bonus di 80 euro alle famiglie in
difficoltà, quelle stesse famiglie lunedì dovranno sborsare in media 231 euro
per far fronte alla nuova imposta. Una stangata
fiscale che va a sommarsi alla pioggia di tasse, balzelli e
bollette che, come un imbuto soffocante, vanno in scadenza tra giugno e luglio.
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