Nelle pagelle della
Commissione europea, nell'attesissima lettera sui conti dell'Italia, è scritta
nero su bianco una sonora bocciatura. "Servono
ulteriori misure". Tre parole che sintetizzano un fiume di osservazioni
e consigli. Tre parole che in soldoni prospettano una nuova manovra per il
Belpaese. Una sorta di esegesi a quanto scritto dalla Commissione arriva da Renato Brunetta:
"Quando nelle sue Country
specific recommendation la Commissione europea chiede all'Italia di
rafforzare le misure di bilancio per il 2014 e di operare un sostanziale
rafforzamento della strategia di bilancio nel 2015, non solo giudica
insufficiente il riformismo di Renzi, ma boccia in maniera irreversibile quel
bonus Irpef (rectius: bonus Renzi) che doveva rilanciare i consumi e chi si è
trasformato invece in un peggioramento dei saldi di bilancio".
"Si pagano gli 80
euro" -
Il presidente dei deputati di Forza Italia arriva subito al punto. "Con
l'operazione degli 80 euro - prosegue -, che in campagna elettorale si è
qualificata di fatto come voto
di scambio, Renzi ha prodotto incertezza, confusione, effetti
negativi sulle aspettative di famiglie e imprese che, nel dubbio che entro fine
anno si renda necessaria una manovra correttiva, hanno rinviato consumi e
investimenti". Per Brunetta, dunque, dall'Europa arriva una
"bocciatura eclatante", ma "soprattutto una bocciatura morale:
Renzi ha vinto certamente le elezioni europee, ma ha perso la sua scommessa sulle riforme.
Tanto quelle istituzionali, ormai irreversibilmente condannate dal Parlamento e
dalla stessa maggioranza di governo, quanto quelle economiche, bocciate dalla
Commissione europea. Tutto questo - continua - porta il bilancio dei primi 90
giorni di questo governo nel più
totale stato fallimentare. Bel risultato - chiosa -: vincere le
elezioni, ma perdere sul piano della politica e delle riforme. Una bella nemesi
per Renzi, per i suoi cari e per i tanti che stanno accorrendo in soccorso del
vincitore", conclude Brunetta.
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