Lo sfogo di
Berlusconi non placa le tensioni nel partito. Caso Ruby, i timori di una nuova
offensiva giudiziaria Adalberto
Signore- Che non avrebbe partecipato all'Ufficio di
presidenza era noto da giorni. Così come si sapeva che non sarebbe stata certo
la riunione di ieri l'occasione per un chiarimento tra le diverse anime di
Forza Italia. Il fatto che tutto sia andato secondo copione,
però, non significa che il problema non esista. Tutt'altro, visto che a piazza
San Lorenzo in Lucina il termometro ha ormai superato il livello di guardia.
Con un Silvio Berlusconi che non solo è stufo di assistere ai continui scambi
di accuse reciproche all'interno del partito, ma che ha pure la testa su ben
altri problemi, visto che è ormai imminente l'avvio del processo di appello per
Ruby.
Nonostante la tempesta che
sta investendo la procura di Milano, l'ex premier è infatti convinto che la
tempistica del secondo e terzo grado sarà ancora una volta piuttosto celere,
con il rischio di vedersi confermare la condanna già entro fine anno. Cosa che
potrebbe influire, e non poco, sul suo attuale status, visto che l'affido ai
servizi sociali per la sentenza Mediaset potrebbe a quel punto essere
ridiscusso e sostituito con pene più restrittive. È questo, nella sostanza, il
timore di un Berlusconi che - pur rispettando la consegna del tribunale di
Sorveglianza ad evitare ogni dichiarazione in tema di giustizia – continua a pensare dei
processi a suo carico esattamente le stesse cose di qualche mese fa.
http://www.ilgiornale.it/news/interni/laltol-cav-basta-liti-interne-e-cerca-volti-nuovi-1026599.html
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