di Ciro
Fusco. - Lieta
sorpresa e bel regalo di Natale oggi, al termine dell’Angelus, per i circa 1000
membri dell’Associazione Comunità “Domenico Tardini” e della Fondazione “Villa Nazareth” che hanno partecipato
alla Messa di Natale nell’Aula delle Benedizioni. Conclusa la preghiera
mariana, dallo studio del Palazzo Apostolico Papa Francesco è sceso per
salutare tutti i partecipanti. Accompagnato dal vicepresidente della Comunità,
l’arcivescovo Claudio Maria Celli,
il pontefice si è intrattenuto a salutare calorosamente il cardinale Achille Silvestrini, presidente della Fondazione, che ha
di recente festeggiato 90 anni. “Buongiorno! Vi ringrazio per questa
calorosa accoglienza. Grazie tante! – ha esordito Papa Bergoglio, che è stato
accolto da applausi scroscianti e dal saluto festoso dei presenti lungo il corridoio
che conduce all’altare dell’Aula, al termine dell’indirizzo di saluto
rivoltogli a nome di tutti dall’arcivescovo Celli. “Grazie di venire e festeggiare
il nostro Cardinale – ha
proseguito – che ha fatto tanto bene, con quel pensiero forte e fecondo, per la
dignità della persona umana, per il servizio e per far trovare a ognuno i
talenti che il Signore ci ha dato per “trafficarli” nella vita. Grazie,
Eminenza, per tutto questo! Grazie tante! Rivolgendosi poi alla Comunità, ha
poi così continuato: “E a voi anche un grazie per questo lavoro. Ognuno fa il
suo lavoretto, fa il suo, ma tutto va avanti per il bene di tutti! Grazie tante
per la collaborazione, per il lavoro, per l’appartenenza a questa Villa
Nazareth che tanto bene fa alla Chiesa e nella Chiesa. Grazie tante! Vi auguro
un buono e santo Natale! E vi chiedo di pregare per me, perché ne ho bisogno!
Grazie tante!”. Il Papa, che si
è intrattenuto in udienza per una ventina di minuti circa, ha posato per due
foto ricordo con i bambini e con i giovani studenti della Comunità. Al termine,
prima di lasciare l’Aula, lungamente salutato nel percorso di uscita, ha poi
lasciato la sua firma nel libro degli ospiti. Fondata nel 1946 dal monsignor
Domenico Tardini, prete romano che si interrogava su come aiutare i giovani
dell’Italia martoriata dalle sofferenze della guerra, divenuto in seguito cardinale
e Segretario di Stato di Giovanni XXIII, Villa Nazareth è un’istituzione
culturale romana eretta da Papa Roncalli con chirografo pontificio del 13
gennaio 1963, posta sotto la vigilanza della Segreteria
di Stato e nata per
accogliere bambini e orfani in condizioni disagiate per assicurare loro una
formazione umana e cristiana e un percorso di studi scolastico. Alla base
dell’idea di monsignor Tardini c’era l’intuizione che giovani intellettualmente
dotati ma sprovvisti di mezzi potessero scoprire e sviluppare i talenti
ricevuti da Dio, prenderne consapevolezza, e svilupparli nel vivere quotidiano,
restituendo il frutto dei talenti nel servizio agli altri, in particolare ai
poveri e ai più piccoli. Un servizio che Tardini intese come risposta cristiana
alle richieste e alle attese della società, perché “il popolo ha bisogno di
apostoli, cioè di persone intelligenti, colte, virtuose, disinteressate, ricche
di iniziative e di spirito di sacrificio, che sentano il desiderio di fare del
bene agli altri”. Attualmente gli universitari sono oltre 250, ripartiti
tra studenti e studentesse e distribuiti in parte nelle residenze di Roma, in
parte in famiglia o nelle varie sedi universitarie italiane, con un
coordinamento su base regionale. Periodicamente, tutti gli studenti si
incontrano a Villa Nazareth per partecipare a seminari ed incontri. Ad essi
sono offerte numerose opportunità culturali, dai corsi di esegesi biblica
e formazione teologica e spirituale ai seminari di lingue straniere, a
corsi di preparazione informatica. Inoltre, essi ricevono attività di tutorato
psicologico personale e comunitario e partecipano a seminari periodici mirati
ad approfondire tematiche culturali e scientifiche con relatori e docenti
universitari, di frequente anche all’estero con soggiorni presso istituzioni
accademiche per acquisire master e dottorati. Nel 1980 è nata l’Associazione Domenico Tardini,
formata da laici e chierici che si impegnano a vivere il significato cristiano dell’esistenza,
il rispetto della libertà della persona,il valore della cultura per il servizio
agli altri. Costituita da un gruppo di ex alunni, desiderosi di fare proprio
l’ideale di monsignor Tardini e di offriread altri giovani
l’accoglienza e le opportunità formative ricevute. Il 24 maggio 2004 il Pontificio
Consiglio per i Laici ne ha decretato il riconoscimento come Associazione
internazionale di fedeli di diritto pontificio.
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