L’Imu sulla prima casa si pagherà. Tanto
quest’anno, quanto a partire dal 2014. E quello che le famiglie italiane non
pagheranno sulla prima casa sarà più che compensato dalla tassazione sulle
seconde case. Questa è la verità.
2013. Altro che eliminazione totale dell’Imu sulla
prima casa e sui terreni e fabbricati agricoli.
Il
testo del decreto di abolizione della seconda rata prevede che il gettito
atteso dai comuni che per l’anno 2013 hanno deliberato aliquote sulla prima
casa superiori a quella standard, verrà rimborsato dallo Stato solo per metà
degli importi, mentre l’altra metà dovrà essere versata a gennaio 2014 dai cittadini
(con un emendamento alla Legge di stabilità si è pensato bene di fare una
grande azione per il paese: spostare la scadenza della “mini” rata dal 16 al 24
gennaio). Primo imbroglio!
2014. Quanto al gettito totale della nuova
Imposta unica comunale, ricordiamo che il tetto del 2,5% relativo alla Tasi
sulle prime case è limitato al solo anno 2014.
Ipotizzando
che i Comuni utilizzino al massimo la propria autonomia impositiva, il gettito
totale Imu + Tasi su prime e seconde case ammonta a 25,1 miliardi nel 2014 e
a 28,1 miliardi a partire dal 2015 (rispetto ai 24 miliardi del 2012 con
il governo Monti e ai 10 miliardi di gettito complessivo Ici fino
al 2011 con il governo Berlusconi). Impossibile prevedere, inoltre,
il gettito della Tari, lasciato alla discrezionalità dei singoli Comuni. Di
cui, però, non si può non tener conto ai fini dell’esborso complessivo che gli italiani
si troveranno a subire. Pertanto, il limite di gettito massimo indicato dal
governo (22 miliardi) non trova riscontro nel testo della Legge di stabilità: secondo
imbroglio!
2013 e 2014: sulla casa 2 imbrogli belli e buoni. Ancora una volta ribadiamo al governo:
chi volete prendere in giro?
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