Lo strumento che utilizza per esternare le proprie
critiche è Twitter, con una serie di commenti al fulmicotone. "Lunghi
coltelli (nel Pd, ndr), standing ovation per Renzi. Standing ovation al
fallimento? Ipocrisia, zero analisi, retorica e poco altro". E va giù duro
tirando in causa, varie volte, le frasi pronunciate dall'ex premier.
"Renzi: 'Abbiamo straperso al referendum". E arriva la bordata di
Brunetta: "Dopo una sconfitta di questo tipo il Pd ha fatto un governo
fotocopia? Coerenza". E ancora: "Renzi dice che ha perso il
referendum al Sud per 'troppo notabilato'. E chi ha scelto Vincenzo
DeLuca?". "Ricordiamo a Rrenzi che il Pd alle ultime politiche ha
preso 25%, secondo partito dopo M5S. Il Pd non è padrone dell'Italia!".
Poi citando ancora Renzi: "Festa per le mie dimissioni ferisce". La
risposta dell'esponente azzurro non si fa attendere: "Chi di rottamazione
ferisce... con quel che segue". Un altro affondo sul "caso
Milano". Al solito cita Renzi: "Noi siamo garantisti". Ma
Brunetta mette il sale sulle ferite: "Chi ha scelto Sala a Milano?
Chi lo ha lanciato con Expo? No a due
pesi e due misure con Sala-Raggi...". Poi il capogruppo di FI prosegue
con l'economia: "2014/2016: Italia fanalino di coda in Europa. Più poveri,
più debito, più deficit, invasa dai clandestini, ceti medi in crisi. Rimessa in
moto?". E ancora: Renzi: "Ripartiamo da noi". Brunetta è gelido:
"Ma chi gli crede...". "Legge elettorale? No accordi con
Renzi il baro" "Renzi sembra non aver capito nulla dalla
sconfitta del 4 dicembre- dice Brunetta ai microfoni di SkyTg24 - pensa di
essere ancora lui a dare le carte, pensa di essere ancora lui il padrone della
politica italiana. E questo, francamente, fa cadere le braccia". Poi
osserva: "Ma non si era detto che la legge elettorale la doveva fare il
parlamento? Non si era detto che il governo avrebbe accompagnato la riforma
della legge elettorale? Il Pd negli ultimi anni ha cambiato diverse volte idea:
dai collegi uninominali al Mattarellum, dall'Italicum ai compromessi con
Cuperlo. Ma quante ne abbiamo viste di proposte del Pd? E adesso Renzi
ricomincia?". "Si è detto - insiste Brunetta - che in parlamento si
deve trovare la più ampia maggioranza possibile per cambiare la legge
elettorale, e io credo che con un baro come Renzi non si possa trovare alcun
accordo se il suo stile è sempre lo stesso, cioè di dire, come ha fatto oggi:
'il Matterellum, prendere o lasciare'". "Io la penso come Salvini,
qualsiasi legge elettorale, tanto battiamo Renzi come l'abbiamo battuto il 4
dicembre. Purché Renzi non usi il potere, non usi il governo, non usi i poteri
forti, i giornali, i giornaloni, purché Renzi non bari al gioco. Tanto il
centrodestra vince con qualsiasi legge elettorale", conclude l'esponente
azzurro.
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