giovedì 21 luglio 2016

VOCI:…..SILVIO BERLUSCONI E’ STUFO DI TOTI, ECCO CHI VUOLE ALLA GUIDA DI FORZA ITALIA


Silvio Berlusconi si muove, incontra persone, studia il rilancio e la rivincita. Non soltanto ieri è volato col suo elicottero ad Appiano Gentile, Comune del Comasco famoso per la Pinetina, ma si è confrontato coi "soliti" collaboratori e ha stigmatizzato le «fughe» in avanti di chi, tra i forzisti, parla continuamente «del futuro», come se lui non ci fosse più. «Non so cosa vogliano questi signori, dove pensino di andare...», ha tagliato corto. Il Cavaliere non ha intenzione di dare avvio al disgelo con Lega Nord e Fratelli d' Italia, ritiene che non sia ancora il momento. Per questa ragione avrebbe criticato il «signor Toti», cioè il governatore della Liguria Giovanni Toti, per quell'annuncio affidato a Facebook: «Sabato sarò ad Arezzo al convegno di Giorgia Meloni per dire No a una riforma costituzionale che cancella ogni autonomia delle comunità locali, non riduce la spesa pubblica e non semplifica il rapporto tra Stato e Regioni. Servono riforme vere ed efficaci». Il "convegno", in realtà, è un incontro organizzato dalla leader di Fdi con sindaci e amministratori locali di centrodestra, al quale hanno già annunciato di voler partecipare anche i leghisti Matteo Salvini, Roberto Maroni e il leader dei Conservatori riformisti Raffaele Fitto, già forzista e ministro dei governi Berlusconi. Ci saranno tutti i leader della coalizione tranne lui. Forse a infastidire il Cavaliere e il suo staff, il fatto che a lui non sia arrivato alcun invito, che Fdi e Lega si siano "scelti" il loro interlocutore dentro Fi. «Non ho autorizzato alcuna partecipazione per mio conto», chiarisce il Cavaliere. L' ex premier è tutt' altro che disponibile ad aspettare che «altri» decidano al posto suo. Al contrario, avrebbe sondato i due capigruppo Paolo Romani e Renato Brunetta, ricevuti sabato a pranzo, sull' eventualità di indicare Stefano Parisi come commissario di Forza Italia. L' ex premier avrebbe scelto l' ex candidato sindaco di Milano, imprenditore, come traghettatore della sua creatura verso il futuro. Intanto ieri ha salutato con favore il "ritorno" all' opposizione di Renato Schifani e dei "suoi" senatori Ncd, che gli era stato anticipato giovedì. «Arriveranno altri», garantisce. P.E.R.

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