“Sono amareggiato e sto riflettendo su molte
cose, comprese le stellette che porto addosso”. Il capitano Gregorio De Falco, l’eroe
della notte della Concordia,
quello che ordinò a Francesco
Schettino il celebre e rabbioso “torni a bordo cazzo”. Lo
stesso che dalla sala operativa della capitaneria di Livorno sospettò prima di
tutti gli altri, assieme al collega Alberto
Tosi, che il black out a bordo della grande nave da crociera fuori
rotta, fosse una colossale
bugia.
Il capitano di fregata è stato
informato ieri che dovrà lasciare il settore operativo della Capitaneria di
Livorno. Pensa che ci sia un collegamento fra il suo spostamento di incarico e
quello che accadde la notte di Concordia? “Penso di sì, mi sono fatto questa idea: che ci possa essere
un collegamento col lavoro che ho fatto per il soccorso e forse nelle
indagini”.
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