Capezzone:"Esprimo preoccupazione per la
stessa impostazione della conferenza odierna di Matteo Renzi. Qui è in gioco
una questione di fondo. All’Italia serviva e serve uno choc positivo, un cambio
di passo, una frustata per tornare alla crescita. E invece Renzi, dopo aver
sciupato tempo prezioso per mesi inchiodando l’agenda al tema del Senato e
ignorando l’urgenza della crisi economica, ci propone la caricatura di un
"piano quinquennale" di memoria sovietica (che comunque, da domani o
da quando sarà disponibile, leggeremo con attenzione). La sensazione è che, al
di là dei toni immotivatamente roboanti e trionfalistici della conferenza
stampa (che servono proprio a occultare le cose sotto una coltre di fumo),
Renzi abbia già scelto di "tirare a campare", di guadagnare tempo,
sperando che l’opposizione non si organizzi e non esprima un’alternativa. Ma
sarà la realtà a imporsi molto presto: la recessione è nei fatti, ed ora si
aggiungerà purtroppo l’effetto pesantissimo della tassazione sugli immobili
(prima casa inclusa) che Renzi ha non solo confermato, ma addirittura
aggravato. Per quanto mi riguarda, rilancio e ripropongo l’ipotesi radicalmente
alternativa che ho esposto inascoltato da mesi, e che ho racchiuso nel mio
libro programmatico. Occorre sfondare il vincolo del 3%; e occorre farlo non
per fare più spesa o per gestire l’esistente, ma per realizzare un taglio-choc
delle tasse (io dico: di 40 miliardi) a favore di famiglie, lavoratori e
imprese, ovviamente accompagnato da riforme e da corrispondenti tagli di spesa.
Tutti i dettagli e tutte le coperture sono indicati nel capitolo 16 del
mio libro. Se invece Renzi prosegue sulla sua strada, tra selfie, gelatini e
conferenze autocelebrative, non saremo al ‘passo dopo passo’, ma al ‘passo del
gambero’..
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