di Giulio Meotti | I militari israeliani
interrompono le missioni militari contro Hamas quando scorgono nei radar la
presenza di donne e bambini. I militari israeliani telefonano alle famiglie dei
palestinesi vicine di casa di terroristi poco prima di lanciare un raid. I militari
israeliani sgombrano intere aree palestinesi prima di una operazione, con le
buone, non con il gas nervino, come Assad in Siria, o il fosforo, come gli
americani in Iraq. I militari israeliani curano i palestinesi di Gaza nei
propri ospedali.
Persino fra i cosiddetti "amici di Israele"
sulla stampa italiana ipocrita è difficile dirlo, ma lo stato ebraico sta
conducendo una guerra giusta con mezzi giusti, proporzionati, perfino troppo
consoni con la giurisprudenza internazionale che sancisce il diritto all'autodifesa.
Nessun altro popolo
del mondo è costretto a simili livelli di moralità nelle proprie guerre. Si
dice che i palestinesi muoiano e che gli israeliani contino soltanto feriti. É
vero, per adesso, perchè i terroristi usano i propri fratelli come scudi umani,
perché spesso i palestinesi cercano il "martirio", perchè di Israele
non si contano le generazioni di invalidi da terrorismo. Israele sta conducendo
una guerra perchè una entitá fanatica, genocida e illegale, Hamas a Gaza, sta
bombardando da giorni il territorio ebraico, fino a Nahariya, che chi scrive ha
visitato tempo fa, incuneata nell'alta Galilea, sotto il Libano. Altro che
razzetti, sono missili con una gittata di 200 km di fabbricazione siriana,
iraniana e cinese. A oggi, i terroristi palestinesi hanno un arsenale di 10.000
missili.
Dopo la caduta dei
Talebani in Afghanistan, Gaza è diventato il primo stato terroristico al mondo.
L'unica entità politica e territoriale al mondo che lavora per l'annientamento
di un altro paese, così come l'Afghanistan dei Talebani era un campo di
addestramento contro l'America. Assieme all'Area A della Cisgiordania, Gaza è
anche il primo pezzo di "Palestina liberata". L'opinione pubblica
occidentale ha sanzionato il diritto di Hamas di ingaggiare la guerra santa
contro Israele. Così il New York Times li chiama "militants", non
terroristi o jihadisti. Significa che è una guerra legittima. E' una operazione
ideologico-semantica che sminuisce il crimine dei terroristi e la sofferenza
delle vittime israeliane.
Israele, l'unico
pezzo di democrazia occidentale bombardata nel XXI secolo, ha diritto a questa
guerra. Il mondo occidentale, che l'ultima guerra l'ha conosciuta settant'anni
fa, non ha diritto a dare lezioni di morale ai figli e ai nipoti di chi venne
abbandonato nei forni crematori.
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