Bart Janssens è il
direttore di Medici Senza
Frontiere e sta mattina ha rilasciato un virgolettato piuttosto
inquietante. "L'epidemia di Ebola
in Africa occidentale è senza
precedenti, assolutamente fuori controllo e la situazione non
fa che peggiorare. Si sta nuovamente estendendo, soprattutto in Liberia e
Sierra Leone, con focolai molto importanti". Per il momento sono 1.201 i
casi accertati e le vittime 672. Il primo caso è stato registrato in Guinea, si è poi
rapidamente estesa in Liberia
e Sierra Leone.
Nei giorni scorsi è morto per il contagio uno dei medici esperti che stava
coordinando la battaglia al virus.
In Gran Bretagna - Nell'intervista
rilasciata a Libre Belgique,
Janssens ha poi aggiunto: "Se la situazione non dovesse migliorare
abbastanza rapidamente, c'è il rischio reale di vedere nuovi paesi
colpiti". A questo proposito in Gran Bretagna, il governo è stato
costretto ad annunciare un Cobra
Meeting, e cioè un tavolo interministeriale per decidere come
affrontare l'urgente pericolo.
In Italia - Da noi la situazione
pare sotto controllo, almeno per il momento, come sembra confermare il
ministro Lorenzin
all'Huffington Post:
"In Italia il pericolo non c'è. Il livello di allerta è già alto fin dal
principio dell'epidemia. Negli aeroporti e nei luoghi di transito vengono già
effettuate visite mediche nei casi che vengono ritenuti necessari". Il che
ci tranquillizza,
ma è chiaro che non si tratta del solito. L'autorevolezza di chi parla non è
assolutamente in discussione. Medici Senza Frontiere si occupa da anni, come
organizzazione internazionale privata di portar soccorso sanitario ed
assistenza medica nelle zone del mondo disagiate e non ha perciò alcun
interesse ad alimentare focolai o peggio, far del terrorismo psicologico. A
questo proposito è difficile pure far previsioni. Chiosa Janssens:
"Proprio perché non abbiamo mai visto una tale epidemia, è uno
scenario difficile da prevedere".
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