Il 2 gennaio 2016 il Ministero
croato dell’Economia ha concesso le prime licenze per l’esplorazione e lo
sfruttamento di idrocarburi in Adriatico. Difatti 10 licenze sono già operative
per esplorazioni petrolifere nel Mare Adriatico. E’ l’esito della prima gara
conclusasi il 3 Novembre scorso che ha attratto sei compagnie petrolifere per
15 aree su 29 per un totale di 36.882 km² offerti. E’ ciò che emerge dal
Ministero dell’Economia della Repubblica di Croazia, nel suo comunicato
ufficiale: “Le offerte sono state ricevute da un totale di 6 aziende in 15 aree
di ricerca. La commissione di esperti guidata dal Ministro dell’Economia Ivan
Vrdolja ha valutato positivamente le offerte per 10 aree di esplorazione, che
sono state concesse alle aziende Marathon Oil, OMV, ENI, MedOilGas e INA. Il
consorzio composto da Marathon Oil e OMV ha ricevuto il permesso per
l’esplorazione e lo sfruttamento di idrocarburi in sette aree di ricerca: n. 8
nel Nord Adriatico, nn. 10, 11 e 23 nell’Adriatico Centrale, nn. 27 e 28
nell’Adriatico Meridionale. Il consorzio composto da ENI e MedOilGas ha
ricevuto il permesso per l’esplorazione e lo sfruttamento di idrocarburi nella
zona di ricerca n. 9 dell’Adriatico centrale, mentre alla croata INA – Industrija
Nafte dd è stata concessa una licenza per l’esplorazione e lo sfruttamento di
idrocarburi in due aree di esplorazione, la n. 25 e la n. 26 nell’Adriatico
Meridionale”. Le licenze di esplorazione sono valide per un periodo di cinque
anni, e il governo ha fissato come scadenza il 2 aprile per la firma con gli
offerenti vincitori. La Croazia, che ha aderito all’Unione europea nel luglio
2013, è in recessione dal 2009 e spera che il petrolio e il gas dell’Adriatico
possano contribuire a migliorare la crescita economica per un valore di circa
2,5 miliardi dollari nei prossimi cinque anni. Il programma di lavoro durante
la prima fase di esplorazione (primi 3 anni) per le concessioni prevede
prospezioni sismiche ed elaborazione dei dati, con la possibilità di perforare
un pozzo nella seconda fase di esplorazione se le compagnie petrolifere
decideranno di procedere. “Uno studio strategico verrà completato prima che le
concessioni siano firmate definitivamente” riferisce Barbara Dorić, capo
dell’Agenzia Nazionale Idrocarburi.
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